Mercati – Eurolistini restano prudenti, Milano in coda a -0,2%

Prosegue cauta la seduta delle borse europee, mentre gli indici di Wall Street scambiano al rialzo, con gli investitori che restano intenti a monitorare le mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica, dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro Usa.

A Milano, il Ftse Mib perde lo 0,2% a 28.636 punti, mentre salgono il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, sostanzialmente in linea con lo S&P500 e il Dow Jones (entrambi +0,5%), sulla scia del job report meglio delle attese.

Dal lato macro, il Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha reso noto sono stati creati 187mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), aumento inferiore rispetto alle 200mila unità attesa dagli analisti, ma leggermente superiore al dato di giugno (185mila unità)

Il tasso di disoccupazione, calcolato su diversa base statistica, si è fissato al 3,5% al di sotto del dato del mese precedente e del consensus, entrambi al 3,6%.

Il mercato del lavoro statunitense di luglio sembra quindi rimanere in linea con quello di giugno, ma molto distante rispetto ai relativi valori medi mensili del 2022 (400mila posti non agricoli in più al mese) e a quelli pre-pandemici totali (156,3 milioni di posti di lavoro non agricoli a luglio 2023, contro i 152,4 milioni di febbraio 2020).

Tornando al Vecchio Continente, l’attenzione resta sulle mosse delle banche centrali dopo che ieri la Bank of England ha incrementato i tassi di riferimento (bank rate) di un quarto di punto, portandoli al 5,25%, il massimo dal 2008.

Secondo la banca centrale l’economia del Regno Unito ha resistito meglio del previsto alla stretta monetaria. Tuttavia, la forte domanda di lavoratori, che sta spingendo i salari più in alto (l’ultimo incremento è del +7,7%), e l’alto costo di cibo e bevande, che nel mese di giugno è salito del +17,4% , si stanno dimostrando una barriera persistente alla riduzione dell’inflazione.

Inoltre, i verbali della riunione del comitato di politica monetaria BoJ hanno descritto un’economia inglese in espansione nei prossimi tre anni, ma a un tasso inferiore all’1%.

Per quanto riguarda invece l’Italia, ma sul fronte macro, oggi sono emerse buone notizie dall’Istat. Infatti, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica la produzione industriale ha registrato durante il mese di giugno un aumento del +0,5%, in peggioramento rispetto al +1,6% di maggio (rivisto da +1,7%), ma al di sopra delle attese, che davano un calo del -0,3%.

La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una riduzione del -0,8%, in miglioramento rispetto al -2% stimato dagli analisti e al -3,7% del mese precedente (rivisto da -3,5%).

D’altro canto, nella sua nota mensile l’istituto riporta: “Nel secondo trimestre, l’economia italiana ha registrato un risultato inferiore rispetto agli altri principali partner europei. Il Pil è diminuito dello 0,3% in termini congiunturali, portando la variazione acquisita per il 2023 allo 0,8%.”

Passando alla Francia, a giugno la produzione industriale è scesa dello 0,9% su base mensile, oltre le attese (-0,3%) e dopo il +1,1% di maggio (rivisto da +1,2%). Su base annua, il dato segna un -0,3%, ben al di sotto del +1,7% delle stime degli analisti e del +2,2% del mese precedente (rivisto da +2,6%).

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale in area 1,1025, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende a 141,69. Tra le materie prime, le quotazioni del petrolio sono in rialzo, con il Brent (+0,4%) a 85,47 dollari e il Wti (+0,3%) a 81,86 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,219%.

Tornando a Piazza Affari, bene Leonardo (+3,5%), MPS (+3,3%) in scia ai conti semestrali, e Tenaris (+1,5%), mentre arretrano Intermpump (-4,2%), anch’essa dopo aver presentato i conti al 30 giugno, Diasorin (-3,1%), e Recordati (-2%).