MPS – Utile netto a 619 mln nel 1H 2023

Nel 1H 2023 il Gruppo MPS ha realizzato ricavi complessivi per 1.851 milioni, in aumento del 19,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I ricavi del secondo trimestre 2023 registrano una crescita rispetto al trimestre precedente (+10,6%), trainati sia dal margine di interesse (+14,6%) che dalle commissioni nette (+2,0%).

Il margine di interesse al 30 giugno 2023 è risultato pari a 1.083 milioni, in crescita del 64,4% su base annua. Il margine di interesse del secondo trimestre 2023 sale del 14,6% t/t,  grazie al maggior contributo degli impieghi commerciali (che continuano a
beneficiare della crescita dei tassi), combinato all’attento presidio del costo della raccolta.

Le commissioni nette si fissano a 670 milioni e mostrano una dinamica differenziata fra le varie componenti. Le commissioni bancari presentano una sostanziale stabilità  su base annua 377 milioni, al netto delle commissioni per intermediazione di crediti di terzi, queste ultime impattate dalla valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata lo scorso anno.

I proventi sulla gestione del risparmio (-13,9%) risentono invece delle minori commissioni, in particolare, di collocamento sul risparmio gestito che sono state in parte compensate dal maggior gettito registrato sul servizio titoli.

Nel secondo trimestre 2023 le commissioni nette sono in crescita del 2,0% t/t, grazie al contributo delle commissioni relative all’attività bancaria tradizionale. In calo i proventi derivanti dal risparmio gestito, al cui interno la flessione sul collocamento è stata
solo in parte bilanciata dalla crescita del continuing.

Gli oneri operativi sono risultati pari a 914 milioni, in flessione del -14,9% vs 1H 2022: al loro interno, le spese per il personale diminuiscono del 19,4% a 574 milioni, beneficiando della flessione degli organici.

Il risultato operativo lordo è pari a 937 milioni, in crescita del +95,9% rispetto al 30 giugno 2022, grazie al contributo del secondo trimestre pari a 523 milioni (+26,3% t/t).

Il costo del credito a clientela è pari a 205 milioni, in calo vs 225 milioni del 2022. Il
contributo del secondo trimestre 2023 evidenzia una flessione rispetto al trimestre precedente (-8,9%), nonostante l’ulteriore incremento degli overlays.

Al 30 giugno 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei
finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un trend stabile, con un tasso di provisioning di 54 bps (55 bps sia al 31 marzo 2023 sia al 31 dicembre 2022).

Il risultato operativo netto è pari a 734 milioni, a fronte di 255 milioni nel 1H 2022. Il contributo del secondo trimestre 2023, pari a 426 milioni, cresce del 37,9% t/t.

L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 619 milioni, circa dodici volte il risultato netto conseguito nel primo semestre del 2022 pari a 53 milioni. L’utile del secondo trimestre (pari a 383 milioni) aumenta del 62,6% rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente.

Al 30 giugno 2023 la raccolta complessiva del Gruppo è pari a 178,8 miliardi, evidenziando una crescita di 1,0 miliardo rispetto al 31 marzo 2023 principalmente sulla raccolta indiretta (+0,9 miliardi). Sostanzialmente stabile la raccolta diretta (+0,1 miliardi).

Al 30 giugno 2023 la percentuale pro-forma di copertura dei crediti deteriorati è pari al 49,8%, in aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (48,1%), con una copertura delle sofferenze del 65,2%, delle inadempienze probabili del 41,5% e dei finanziamenti scaduti deteriorati del 21,8%.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 giugno 2023 il Common Equity Tier 1 ratio si è attestato a 15,9% (rispetto al 14,4% del 31 marzo 2023 e al 16,6% del 31 dicembre 2022) e il Total Capital ratio7 al 19,4% (rispetto al 18,0% del 31 marzo 2023 e al 20,5% del 31 dicembre 2022).

Solida la posizione di liquidità, confermata anche dopo il rimborso di 11 miliardi di TLTRO (LCR >180%, NSFR >130%).

Infine, MPS ha comunicato che è stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing con un gross book value di 230 milioni ad un gruppo di investitori istituzionali italiani e internazionali. I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dell’anno.