Le borse europee proseguono in territorio negativo ampliando le perdite a metà seduta, mentre l’attenzione resta sul settore immobiliare cinese e sull’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 28.391 punti, poco distante da Ibex35 di Madrid (-0,7%), Dax di Francoforte (-0,7%), Cac 40 di Parigi (-0,6%) e Ftse 100 di Londra (-0,6%).
Il sentiment risente della notizia che il gruppo immobiliare China Evergrande ha annullato un incontro con i creditori dopo aver avvisato circa alcune difficoltà nel consolidamento del piano di ristrutturazione del debito e di non essere in grado di emettere nuovi titoli di debito a causa di un’indagine in corso sulla sua principale filiale nazionale, Hengda Real Estate Group.
Occhi nel contempo questa settimana sui discorsi di numerosi funzionari della Fed che interverranno in occasione di eventi pubblici mentre gli investitori valuteranno l’impatto di un possibile shutdown del governo statunitense.
Dall’agenda macroeconomica odierna, è emerso che in Germanaia a settembre l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende, si è attestato a 85,7 punti, al di sopra del consensus (85,2 punti) e sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente (85,8 rivisto da 85,7). L’IFO Current Assessment è sceso meno delle attese (88 punti) a 88,7 punti dagli 89 di agosto. Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 82,9 punti, in miglioramento rispetto al dato di agosto (82,7 rivisto da 82,6 punti) ma appena sotto le attese (83 punti).
Sempre sul fronte macro, nel pomeriggio dagli Usa sono attesi il Chicago Fed National Activity Index di agosto e l’attività manifatturiera Fed Dallas di settembre.
Sul forex, intanto, l’euro/dollaro flette in area 1,064 e il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 148,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 92,1 dollari e il Wti (+0,3%) a 90,3 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa 2 punti base in area 185 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,65%.
Tornando a Piazza Affari, bene il settore bancario – in particolare con MPS (+2,8%), Banco Bpm (+2,5%) e Bper (+1,9%) – dopo la nuova versione della tassa sugli extraprofitti delle banche, rivista da Palazzo Chigi nel weekend, che dovrebbe attestarsi sempre sui 3 miliardi di euro, utili per finanziare la prossima legge di bilancio. In sintesi, Il nuovo testo prevede che le banche possano scegliere se versare subito l’imposta o destinare un importo pari a 2,5 volte la tassa al rafforzamento del patrimonio. L’emendamento estende poi il prelievo sull’intero biennio 2021-23 e fissa il tetto massimo dell’imposta allo 0,26%, invece dello 0,1%, cambiandone però la base imponibile, che verrà calcolata non più sul totale dell’attivo, ma sull’importo complessivo dell’esposizione al rischio, una precisazione che permette di escludere i titoli di Stato. Infine, il Governo ha introdotto il divieto per gli istituti di credito, su cui vigilerà l’Antitrust, di traslare gli oneri del prelievo sui costi dei servizi erogati a imprese e famiglie.
Arretra in particolare Amplifon (-7,5%), dopo l’annuncio da parte della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha reso noto di aver avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia.