Mercati – Eurolistini ancora cauti nel pomeriggio, Milano -0,2%

Le borse europee proseguono caute nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia perlopiù in leggero rialzo.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 28.042 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre il Cac 40 di Parigi resiste sulla parità. Oltreoceano, il Nasdaq segna +0,3%, lo S&P500 +0,2% mentre il Dow Jones è inviato.

Sui mercati sembrano essere placate, almeno per il momento, le preoccupazioni su nuovi rialzi dei tassi d’interesse.

Crescono infatti le speranze che i funzionari della Federal Reserve decidano di allentare il loro approccio hawkish in presenza di un potenziale rischio di shutdown, da scongiurare entro la fine del mese, e di un persistente sciopero dei lavoratori del settore automobilistico.

Nel frattempo, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha affermato, in un’intervista, che, qualora questi fattori negativi dovessero colpire e quindi rallentare l’economia statunitense, la banca centrale americana potrebbe dover allentare la propria politica monetaria orientata a riportare l’inflazione al di sotto del 2%.

Sullo sfondo, persistono anche le incertezze sulla crisi immobiliare cinese, dopo la notizia che il miliardario fondatore e presidente del gruppo China Evergrande Hui Ka Yan è stato posto sotto il controllo della polizia, mentre Country Garden Holdings ha dovuto affrontare nuove scadenze per il pagamento degli interessi.

In Italia, riflettori sulla nota di aggiornamento al Def, in attesa, questa sera, del via libera, da parte del consiglio dei ministri, al documento che stabilisce i principali riferimenti economici sui quali si baserà la prossima legge di Bilancio.

Sul fronte macroeconomico, è emerso che ad agosto il dato preliminare sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0,2% su base mensile, contro il -0,5% previsto dagli analisti e dopo la contrazione del 5,6% di luglio (rivista da -5,2%).

Inoltre, nella settimana terminata il 22 settembre, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche oltreoceano, ha registrato un calo dell’1,3%, dopo il +5,4% della settimana precedente.

Stamane, invece, in Europa, si è rilevato che a settembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 83 punti, in calo rispetto ad agosto (85 punti) e alle stime degli analisti (84 punti).

Per quanto riguarda la Germania, la fiducia consumatori GfK di ottobre è peggiorata più delle attese a -26,5 punti rispetto a -26 punti stimati e ai -25,6 punti (rivisto da -25,5 punti) della lettura precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,052 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 149,4. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+1,7%) a 94 dollari e il Wti (+2,5%) a 92,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 194 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,75%.

Tornando a Piazza Affari, sale in testa Tenaris (+2%), seguita da Nexi e Saipem, entrambe a +1,6%, mentre si mantiene in coda Mps (-6,4%) sempre al centro di rumour con l’ipotesi di vendita di un 8% da parte del Mef ad ottobre.