Mercati asiatici – Hong Kong guida i ribassi (-3%)

Seduta in rosso per le principali borse asiatiche, orfane di Cina ferma per festività, mentre Wall Street ha chiuso mista.

In Giappone il Nikkei ha ceduto l’1,7% e il Topix l’1,6%, mentre Hong Kong ha guidato i ribassi lasciando sul terreno il 3%.

Oltreoceano, il Nasdaq chiude in rialzo dello 0,6%, lo S&P500 flat, mentre il Dow Jones cede lo 0,2%.

Sventato lo scenario di uno shutdown per il governo americano dopo un accordo approvato al Congresso all’ultimo minuto, il focus principale torna ad essere la Federal Reserve.

I segnali aggressivi della Fed hanno rafforzato la speculazione secondo cui la banca centrale americana continuerà ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

I trader hanno aumentato le scommesse su un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed a novembre a una probabilità su tre, rispetto alla probabilità del 25% prevista venerdì.

Il vicepresidente della Fed per la supervisione, Michael Barr, ha detto che la domanda più importante posta ai banchieri centrali è stata per quanto tempo lasciare i tassi elevati, mentre il noto falco del FOMC Michelle Bowman ha ribadito la sua richiesta di rialzi multipli. Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, che quest’anno non voterà sulla politica monetaria, ha affermato che probabilmente la banca centrale dovrà aumentare i tassi ancora una volta quest’anno.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,047 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,6%) a 90,2 dollari e il Wti (-0,4%) a 88,5 dollari al barile.