Mercati – Europa sale sopra la parità, Milano +0,1%

Le borse europee virano in positivo a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano incerti.

A Milano, il Ftse Mib sale dello 0,1% a 27.503 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).

L’attenzione degli investitori resta concentrata sulle banche centrali e sull’agenda macroeconomica.

La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito stamane come i tassi di interesse di riferimento abbiano raggiunto livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione al loro obiettivo.

Lagarde ha aggiunto che le decisioni future della Bce assicureranno che i tassi di interesse di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario.

Dichiarazioni che si aggiungono ai recenti commenti hawkish provenienti dalla Federal Reserve che hanno rafforzato nuovamente l’aspettativa che la banca centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

Maggiori indicazioni sono comunque attese dagli appuntamenti macro dei prossimi giorni che culmineranno venerdì con il job report statunitense.

Nel frattempo, nel complesso i PMI dei Paesi europei sono migliorati.

Tra questi, a settembre il PMI servizi finale dell’Eurozona si è attestato a 48,7 punti, superiore al consensus e al preliminare (48,4 punti entrambi). Il PMI composito si è fissato a 47,2 punti, leggermente al di sopra della stima degli analisti e del preliminare, entrambi a 47,1 punti.

Nello stesso mese in Italia il Pmi Servizi è stato pari a 49,9 punti, leggermente al di sopra dei 49,8 punti di agosto ma inferiore ai 50,2 punti del consensus. Il dato composito è salito a 49,2 punti dai 48,2 punti del mese precedente, superiore alla stima degli analisti (48,7 punti).

Inoltre, ad agosto le vendite al dettaglio dell’Eurozona hanno evidenziato un -1,2% su base mensile, peggio delle attese (-0,5%) dopo il -0,1% di luglio (rivisto da -0,2%). Su base annua, hanno segnato un calo del 2,1%, rispetto al -1% del mese precedente e del consensus.

Ad agosto nella stessa area i prezzi alla produzione sono aumenti su base mensile dello 0,6%, invertendo direzione rispetto a luglio (-0,5%), in linea al consensus. Su base annua, l’indice è sceso, come da attese, dell’11,5%, a fronte del -7,6% del mese precedente.

Nel frattempo, sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,05 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 149,2. Tra le materie prime, scende ancora il petrolio con il Brent (-1%) a 90 dollari e il Wti (-1,2%) a 88,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 198 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 4,96%.

Tornando a Piazza Affari, sale in testa MPS (+4,5%), seguita da Campari (+2,2%), Italgas ed Hera, entrambe a +1,8%, mentre arretrano Leonardo (-1,3%), Prysmian e Inwit a -1,2%, Ferrari (-0,9%).