El.En. – “Estremamente soddisfatti del business medicale che testimonia le grandi potenzialità del Gruppo”

Nei primi sei mesi del 2023 il Gruppo El.En. ha consuntivato un fatturato consolidato di 345,6 milioni, in crescita del 5,7% rispetto a 326,9 milioni del pari periodo dell’esercizio precedente, ampiamente in linea con la guidance 2023, un Ebit di 38,9 milioni e un risultato netto del Gruppo pari a 25,8 milioni.

“Nel complesso, il semestre ha evidenziato risultati positivi in tutti i settori/segmenti e in tutte le geografie in cui operiamo, con la sola eccezione del mercato del taglio laser in Cina”, esordisce l’Amministratore delegato di El.En, Andrea Cangioli, in un’intervista rilasciata a Market Insight.

“Le perduranti condizioni sfavorevoli del mercato cinese hanno determinato un andamento deludente rispetto alle attese di recupero sull’esercizio 2022. La prevista ripresa dell’economia cinese dopo l’anno dei lockdown dovuti al covid è venuta meno, evidenziando un ambiente ostico per la crescita delle attività economiche. La dinamica del nostro mercato dei sistemi di taglio laser ha invece rilevato un inasprimento della competitività, con ulteriori riduzioni dei prezzi medi che hanno spostato il punto di break-even su livelli più alti di quelli raggiunti”, spiega il CEO.

A ciò è attribuibile in toto il ritardo rispetto agli obiettivi relativi al risultato operativo. L’Ebit consolidato, infatti, è diminuito del 6,1% rispetto a 41,4 milioni del primo semestre del 2022, con un’incidenza sul fatturato al 11,2% dal 12,7% del 1H 2022.

Andrea Cangioli – Amministratore delegato di El.En

“È evidente che, in assenza dell’andamento sfavorevole della Cina, che ha registrato un Ebit negativo di circa 4 milioni, il risultato operativo consolidato avrebbe superato il valore dello scorso anno, consentendoci di mantenere il relativo margine in linea con il 2022”, sottolinea l’AD, precisando come anche nel primo semestre 2023 la redditività operativa si sia attestata comunque su “livelli molto alti rispetto alla storicità del Gruppo”.

“Siamo quindi soddisfatti di questi risultati, soprattutto in considerazione delle circostanze in cui sono stati ottenuti. Circostanze che non sono più quelle effervescenti del 2022, che ci hanno permesso di raggiungere numeri record, ma che delineano un contesto di normalizzazione dell’eccezionale scorsa annata”.

Da una disamina del fatturato, emerge come il settore medicale abbia fatto registrare un progresso maggiore (+8,5% a circa 200 milioni, circa il 57% dei ricavi complessivi) rispetto a quello consolidato. Buoni risultati anche dal settore industriale su tutti i mercati occidentali – ovvero Italia, Europa e Stati Uniti – con un fatturato di 147,1 milioni, in crescita del 2,1%.

“Siamo quindi estremamente soddisfatti dell’andamento del settore medicale, soprattutto nei mercati europeo e americano e nonostante le difficoltà di alcuni mercati come il medio oriente. L’aver ulteriormente migliorato i risultati in questo settore testimonia la grande vitalità di El.En. e le grandi potenzialità sia del nostro gruppo sia dei nostri mercati”, aggiunge il manager.

“Ciò che nel semestre è andato particolarmente bene nel medicale è stato il segmento chirurgico dell’urologia, dove Quanta System e Asclepion – che propongono sistemi con tecnologia a fibra e a olmio – hanno aumentato sensibilmente il loro fatturato. Quanto a volumi di produzione possiamo considerarci a buon diritto uno dei player più significativi con una quota di mercato mondiale probabilmente superiore al 20%”. E questo “grazie non solo alla tecnologia dei nostri prodotti ma anche alla rete di relazioni che abbiamo creato nel tempo con partner commerciali di altissimo livello”.

Passando al settore industriale – al di là della già menzionata delicata situazione del mercato del taglio laser in Cina – vale la pena ricordare la performance di Cutlite Penta, società che opera nell’area di Firenze cui fanno capo produzione e vendita del segmento taglio in Europa e nel resto del mondo.

“Il semestre di Cutlite Penta è andato molto bene, nonostante la previsione di maggiore debolezza del mercato italiano per effetto del ciclo generale e dell’affievolimento dei benefici ex industria 4.0, tanto importanti per il settore della macchina utensile”.

Il portafoglio ordini, invece, precisa Cangioli, “riflette un rallentamento nel mercato italiano, che tuttavia viene controbilanciato dalla crescita di quello estero”.

Da notare che per la fiorentina Cutlite Penta “l’Italia è sempre stata di gran lunga il mercato principale, ora però la prospettiva è quella di incrementare ulteriormente la quota di fatturato estero, anche attraverso una presenza più strutturata e capillare nel resto del mondo”. In questo senso, è stata importante “la nostra recente partecipazione alla fiera FABTECH di Chicago, uno dei più importanti eventi al mondo dedicato al settore manifatturiero, dove i sistemi di Cutlite Penta hanno avuto un successo sensazionale”.

Infine, sempre nel settore industriale, il semestre ha registrato una forte accelerazione del settore della marcatura (fatturato +33,5% a 14,5 milioni), grazie ai solidi risultati di Lasit (marcatura per identificazione) e Ot-Las (marcatura per decorazione), con ulteriori prospettive di sviluppo sui mercati internazionali.

In particolare, Lasit sta preparando l’apertura di una nuova filiale in Inghilterra, che sarà operativa dal 2024 e che andrà ad aggiungersi a quelle già attive in Germania, Polonia e Spagna.

Alla luce di ciò “possiamo quindi affermare che i risultati del primo semestre sono in linea con la guidance annuale 2023 fornita lo scorso maggio, seppur con un risultato operativo inferiore a quello registrato nel primo semestre 2022 per il ritardo dovuto interamente alle difficoltà delle attività del settore taglio laser in Cina, al netto del quale i risultati sono migliori di quelli dell’esercizio precedente e della stessa guidance”.

Guardando in prospettiva, prosegue il CEO, “l’attuale contesto macro-economico è ancora positivo per l’insieme dei nostri mercati di riferimento, ma è reso instabile dal perdurare del conflitto russo-ucraino, dall’aumento dei tassi di interesse e dall’inflazione, ed è divenuto complesso in Cina per le sfavorevoli condizioni economiche generali”.

“Consapevoli delle potenzialità del Gruppo El.En, per l’esercizio 2023 quanto al fatturato consolidato confermiamo la previsione di un leggero aumento rispetto al 2022, quanto al risultato operativo, penalizzato dai risultati realizzati e attesi in Cina, prevediamo di contenere il ritardo rispetto al 2022 nell’entità registrata nel primo semestre 2023”.

In tema, poi, di attività propedeutiche alla presentazione di domanda di IPO della business unit “Taglio Laser” su un mercato regolamentato cinese, intraprese dal 2022, l’AD precisa che “i risultati inferiori alle aspettative maturati sinora nel paese asiatico – nonostante siano stati controbilanciati dall’ottimo andamento registrato in Occidente – sono insufficienti per poter presentare una IPO di successo. Abbiamo pertanto deciso di sospendere il progetto di quotazione in attesa che le contromisure adottate in Cina delineino nuovamente prospettive di crescita e redditività in grado di sostenere le nostre aspirazioni”.

Nel frattempo, “stiamo intraprendendo azioni mirate per riportare la marginalità su livelli funzionali al nostro obiettivo. In particolare, stiamo lavorando per: ridurre i costi di gestione laddove la capacità produttiva è stata organizzata in eccesso; ridurre i costi dei prodotti laddove è possibile una migliore configurazione, anche grazie all’aiuto dei tecnici italiani che oggi possono tornare a viaggiare sul territorio cinese; e infine, ridefinire le politiche di esportazione dalla Cina, proprio a partire da quei paesi con cui negli anni precedenti il Covid avevamo creato ottime relazioni, quali India, Corea e Taiwan”.

Nonostante la buona tenuta dei risultati, dalla diffusione dei conti lo scorso 12 settembre il titolo ha perso circa il 17%. Una reazione che appare eccessiva, considerando che i fondamentali di El.En. restano solidi e il modello di business ha dimostrato una buona capacità di resilienza anche in un contesto incerto.

Al di là delle prospettive per il 2023, “ribadiamo la grande fiducia per la crescita dell’azienda sul medio e lungo periodo, un orizzonte verso cui lavoriamo e abbiamo sempre lavorato con grande determinazione, supportati da trend di mercato consolidati e con ancora ampi margini di miglioramento, grazie ai quali permangono la possibilità e l’obiettivo di mantenere nei prossimi anni una crescita media del fatturato di circa il 10%”, conclude Cangioli.