Mercati asiatici – Prevalgono gli acquisti guidati dal Giappone

Prevalgono gli acquisti sui principali listini asiatici, con la sola eccezione della Cina, dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono infatti rispettivamente lo 0,5% e lo 0,2%. Bene invece Hong Kong (+1,2%) e ancora meglio il Giappone con Nikkei +2,6% e Topix +2,2%.

Oltreoceano, lo S&P500 e il Dow Jones hanno terminato a +0,6%, il Nasdaq a +0,4%.

Il tutto dopo che le dichiarazioni di alcuni funzionari della Federal Reserve hanno alimentato l’aspettativa che la banca centrale americana manterrà invariata la politica monetaria fino alla chiusura dell’anno.

Il vicepresidente della Fed Philip Jefferson ha infatti affermato che si potrebbe “procedere con cautela” dopo il recente aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan secondo cui l’impennata dei tassi a lungo termine potrebbe riflettersi in una minore necessità di nuovi inasprimenti.

Sullo sfondo, le tensioni in Medio Oriente potrebbero intensificarsi ulteriormente dopo che un alto generale americano ha avvertito l’Iran di “non farsi coinvolgere” nel conflitto Israele-Hamas.

Pesano inoltre le incertezze sul settore immobiliare cinese dopo che lo sviluppatore Country Garden Holdings ha avvisato di essere vicino al suo primo default e potrebbe dirigersi verso una ristrutturazione, una delle maggiori della nazione.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,056 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 148,7. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere moderatamente, dopo il rally di ieri, con il Brent (-0,5%) a 87,7 dollari e il Wti (-0,6%) a 85,9 dollari al barile.