Mercati – Partenza in deciso rialzo per il Vecchio Continente con Milano a +1,3%

Avvio in forte denaro per le principali borse europee, con l’attenzione degli operatori rivolta alle banche centrali e alla crisi in Medio Oriente.

A Milano, il Ftse Mib avanza dell’1,3% a 28.047 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+1,4%), il Dax di Francoforte (+1,4%) e il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%).

Focus sulle dichiarazioni di alcuni funzionari della Federal Reserve hanno alimentato l’aspettativa che la banca centrale americana manterrà invariata la politica monetaria fino alla chiusura dell’anno.

Il vicepresidente della Fed Philip Jefferson ha infatti affermato che si potrebbe “procedere con cautela” dopo il recente aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan secondo cui l’impennata dei tassi a lungo termine potrebbe riflettersi in una minore necessità di nuovi inasprimenti.

Sullo sfondo, le tensioni in Medio Oriente potrebbero intensificarsi ulteriormente dopo che un alto generale americano ha avvertito l’Iran di “non farsi coinvolgere” nel conflitto Israele-Hamas.

Pesano inoltre le incertezze sul settore immobiliare cinese dopo che lo sviluppatore Country Garden Holdings ha avvisato di essere vicino al suo primo default e potrebbe dirigersi verso una ristrutturazione, una delle maggiori della nazione.

Sul fronte macro, atteso in mattinata il dato sulla produzione industriale italiana di agosto.

Nel frattempo, sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,056 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 148,9. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere, dopo il rally di ieri, con il Brent (-1,1%) a 87,2 dollari e il Wti (-1,2%) a 85,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 204 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,82%.

Tornando a Piazza Affari, toniche in avvio TIM (+3,5%), CNH (+2,3%), Interpump (+2%) e Ferrari (+1,9%), sotto la parità solo Eni (-0,8%) e Tenaris (-0,7%).