I ricavi del 3Q 2023 del gruppo Poste Italiane sono stati pari a 2,8 miliardi, in crescita del 3,6% a/a (+6,8% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022). Nello specifico:
- i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione sono aumentati dell’1,9% su base annua a 860 milioni (2,8 miliardi nei primi nove mesi del 2023, +4,0%), grazie a volumi dei pacchi in aumento, alle azioni di repricing sulle tariffe e a un migliore mix di prodotti nella corrispondenza.
- i ricavi totali dei servizi finanziari sono diminuiti del 3,1% a 1,4 miliardi (+3,9% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 4,5 miliardi nei primi nove mesi del 2023), con una solida crescita del margine di interesse.
- i ricavi dei servizi assicurativi sono saliti del 6,5% a 371 milioni (-0,1% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2023), con una raccolta netta positiva nel ramo vita e un tasso di riscatto contenuto, inferiore alla metà del tasso di mercato. I ricavi netti del comparto assicurativo danni sono aumentati del 27% nel trimestre, sostenuti da maggiori premi lordi nel business della protezione e dal consolidamento di net insurance.
- i ricavi da pagamenti e mobile sono stati pari a 405 milioni nel terzo trimestre 2023, +36,6% su base annua (+44,2% a 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2022), trainati dalla solida performance in tutte le linee di business e beneficiando del consolidamento Lis.
I costi totali del terzo trimestre del 2023 sono stati pari a 2,3 miliardi, +10,5% su base annua rispetto al terzo trimestre del 2022 (+8,5% a 6,8 miliardi nei primi nove mesi del 2023), comprensivi di un bonus una tantum per i dipendenti pari a 90 milioni. I costi ordinari del personale del periodo sono aumentati del 3,4% a 1,3 miliardi, in crescita del 3,4% (+3,4% a 4,0 miliardi nei primi nove mesi del 2023), con la riduzione in corso del numero degli fte a mitigare l’aumento previsto della componente salariale.
Gli altri costi operativi sono aumentati del 13% a 1,0 miliardi (+14,3% a 3,1 miliardi nei primi nove mesi del 2023) e incorporano 45 milioni da operazioni di acquisizione.
L’Ebit diminuisce del 18% a 539 milioni nel terzo trimestre 2023 (+1,5% a 2,1 miliardi nei primi nove mesi del 2023), comprensivo di un bonus una tantum a bilancio destinato ai dipendenti e pari a 90 milioni.
L’utile netto del terzo trimestre del 2023 si riduce del 15,9% a 382 milioni (1,5 miliardi nei primi nove mesi 2023, +5,8% rispetto allo stesso periodo del 2022).
Le attività finanziarie investite ammontano a 580 miliardi, in crescita di 4 miliardi rispetto a fine dicembre 2022, sostenute da un positivo effetto di mercato pari a 5,7 miliardi.
La raccolta netta sui prodotti di risparmio e investimento è positiva e pari a 0,8 miliardi nei primi nove mesi del 2023, grazie a consistenti flussi rinvenienti dai fondi “target maturity fixed income” e a una raccolta positiva nel settore assicurativo, in un contesto sfidante e mitigando la minore attività nel risparmio postale.
La posizione patrimoniale è solida, con il total capital ratio di bancoposta pari al 24,2% (di cui cet1 ratio pari al 20,7%), leverage ratio pari al 3,2% e solvency II ratio del gruppo assicurativo poste vita pari al 252%.
Il management ha rivisto al rialzo la guidance dell’Ebit per il 2023 da 2,5 miliardi a 2,6 miliardi.
Il Cda ha deliberato la distribuzione di un acconto sui dividendi 2023 di 24 centesimi per azione (DPS), per complessivi 307 milioni, in crescita del 13% rispetto allo scorso anno, che verrà posto in pagamento il prossimo 22 novembre .