Avvio debole a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla fitta agenda macro di questa settimana.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, lo S&P 500 cede lo 0,2%, il Nasdaq e il Dow Jones lo 0,1%.
Si profila una settimana ricca di appuntamenti macroeconomici negli Stati Uniti: in uscita domani la rilevazione di novembre del Conference Board sulla fiducia dei consumatori, mentre mercoledì l’attenzione verterà in particolare sulla seconda lettura del PIL Usa del terzo trimestre, previsto addirittura in miglioramento rispetto alla prima stima (+4,9%) al +5,0% annualizzato.
Giovedì, oltre al dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, lo sguardo sarà rivolto in particolare ai dati di ottobre sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed.
A proposito di Fed e tassi d’interesse, gli operatori assegnano al momento una probabilità di circa il 12% alla possibilità di un nuovo rialzo al meeting FOMC di dicembre o gennaio, mentre lo scenario di un taglio è scontato al momento con una probabilità del 28% alla riunione di marzo.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende in area 1,093, il dollaro/yen a 148,2. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 80,1 dollari e il Wti (-0,6%) a 75,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni scendono rispettivamente al 4,94% e al 4,45%.