Utility (-0,5%) – Tra le Blue Chip la preferita dal mercato è Hera (+1,2%)

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5% come il corrispondente europeo e rispetto al -1,0% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso negativi, con Wall Street in ribasso dopo le prime ore di contrattazioni in scia alla pubblicazione dei dati CPI negli Stati Uniti. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 157 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%

Tra le Large Cap del comparto Hera (+1,2%) e Snam (+0,1%) sono state le migliori mentre ERG (-1,9%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Hera è stata confermata tra i leader europei per l’impegno e la trasparenza nel contrasto ai cambiamenti climatici, raggiungendo il livello “A-” nella valutazione stilata da CDP (ex Carbon Disclosure Project).

Snam S.p.A. (rating Baa2 per Moody’s, BBB+ per S&P e BBB+ per Fitch) ha concluso con successo l’emissione di bond in dual tranches nell’ambito del Sustainable Finance Framework pubblicato nei giorni scorsi.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +3,7%, Ascopiave a +1,6%, Acea a +0,1%, Iren a -0,3% e Alerion Clean Power a -2,1%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Edison Rsp (+3,9%) e Acinque (+2,5%) mentre Plc (-2,0%) è risultata la peggiore.

Il Cda di algoWatt ha deliberato di nominare mediante cooptazione Domenico De Marinis quale nuovo consigliere indipendente.

Il Gruppo Edison ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi di vendita pari a 18.436 milioni, in netto calo (-39,2%) da 30.309 milioni del 2022.