Ieri il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha riportato un -0,1% rispetto al -0,4% del corrispondente europeo e al -0,1% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso miste, con Wall Street poco mossa dopo le prime ore di scambi. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 144 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tra le Large Cap Saipem ha terminato le contrattazioni a +13,3%, Eni a -0,8% e Tenaris a -1,0%.
Eni Rovuma Basin (ERB) – per conto dei suoi partner dell’Area 4 ExxonMobil, China National Petroleum Corporation (CNPC), Kogas, Galp e Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH) – e il Ministero del Territorio e dell’Ambiente del Mozambico hanno firmato un accordo di cooperazione per sostenere il capacity building istituzionale e rafforzare le competenze di ricerca e innovazione sul piano nazionale.
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Saipem ha aggiornato le linee strategiche presentate a febbraio 2023 a conferma del progressivo miglioramento della performance del Gruppo e della sua capacità di cogliere pienamente il contesto favorevole di mercato. Sono stati conseguentemente rivisti i target economico-finanziari.
Il Gruppo Saipem ha registrato nel 2023 una performance al di sopra dei target del Piano Strategico, evidenziando un anno di progressiva e costante crescita di fatturato e margini, una generazione di cassa positiva e il rafforzamento della posizione finanziaria.
Tra le Mid Cap Maire Tecnimont ha segnato un +3,1%, D’Amico un +0,6% e Saras un -0,5%.
Infine, la Small Gas Plus ha registrato un +3,4%.
