Gli eurolistini chiudono in ribasso in linea con l’andamento di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.276 punti (-1,1%), in calo come il Dax di Francoforte (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,0%), il CAC 40 di Parigi (-0,8%), il Ftse di Londra (-0,4%).
Oltreoceano, lo S&P 500 e il Nasdaq cedono lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,2%.
L’attenzione degli investitori è sempre rivolta alla Fed e alle prossime mosse sui tassi d’interesse: i mercati continuano a scontare pienamente un primo taglio entro dicembre, mentre la probabilità di un primo intervento già a settembre sfiora il 50%.
Nuovi segnali al riguardo, per via del potenziale impatto sull’inflazione americana, sono attesi questa settimana sul fronte lavoro: con lo sguardo già rivolto al Job Report di maggio in calendario venerdì, gli occhi saranno puntati domani alla stima ADP di maggio sull’occupazione, mentre giovedì sarà la volta dei dati settimanali sulle richieste di disoccupazione.
Dall’agenda macroeconomica, secondo i dati diffusi dal Census Bureau statunitense, ad aprile gli ordinativi di fabbrica degli Stati Uniti hanno riportato un aumento dello 0,7%, in linea con la rilevazione di marzo ma al di sopra del consensus (+0,6%).
La lettura finale di aprile per gli ordini di beni durevoli ha messo in evidenza un’espansione dello 0,6%, poco inferiore alla stima e alla rilevazione preliminare (+0,7%).
Infine, il dato core sui beni durevoli che esclude il settore dei trasporti, è in rialzo dello 0,4%, in linea con il consensus e la rilevazione preliminare (+0,4%).
In Europa, a maggio, il tasso di disoccupazione tedesco corretto degli effetti stagionali si è attestato al 5,9%, in linea alle attese e al dato di aprile. Il numero dei disoccupati è salito di 25mila unità, rispetto all’incremento di 7mila stimato dagli analisti e a fronte dell’aumento di 11mila unità registrato ad aprile.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,088, il dollaro/yen a 154,9. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,4%) a 77,2 dollari e il Wti (-1,5%) a 73,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.
Tornando a Piazza Affari, guida Cucinelli (+2,3%), seguita da Stmicroelectronics (+1,9%), Amplifon (+1,8%), Terna (+1,6%), mentre arretrano in particolare Saipem (-4,3%), Unicredit (-4,2%), Banca Monte Paschi Siena (-3,5%), Bper Banca (-3,2%).