Le borse europee proseguono in rialzo a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 34.553 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Lo sguardo degli investitori è già orientato alla riunione della Bce di domani, in attesa del previsto annuncio di un primo allentamento della politica monetaria, e al job report statunitense in agenda venerdì. Attesa in giornata la decisione della banca centrale canadese.
Si rafforza intanto l’aspettativa che la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi già quest’anno alla luce di alcuni segnali di raffreddamento dell’economia Usa con le opportunità di lavoro nel Paese che hanno toccato il minimo dal 2021 come emerso ieri dal rapporto JOLTS.
Dalla fitta agenda macroeconomica odierna, nell’Eurozona, a maggio il PMI Servizi finale si è attestato a 53,2 punti, appena sotto il preliminare e le attese (entrambi a 53,3 punti). Ad aprile il dato aveva registrato 53,3 punti. L’indice composito ha riportato 52,2 punti, rispetto ai 53,3 punti del preliminare e del consensus. Ad aprile si era attestato a 51,7 punti.
A maggio, in Italia, il Pmi Servizi si è fissato a 54,2 punti, leggermente inferiore ai 54,3 punti di aprile e alle attese (54,5 punti). Il Pmi Composito è stato pari a 52,3 punti, in calo rispetto ai 52,6 punti del mese precedente e ai 53,2 punti delle attese.
Nel pomeriggio, oltreoceano, focus su richieste mutui MBA, ADP Employment Change, maggio; PMI servizi e composito, maggio finale; ISM servizi, maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,087 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 156,2. Tra le materie prime, il petrolio vira in leggero rialzo con il Brent (+0,1%) a 77,6 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 73,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 131 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Enel (+2,1%), seguita da STM (+1,6%), Erg e A2A (+1,5%) in un settore utility che beneficia del via libera dell’Ue al decreto italiano Fer2 per gli incentivi alle energie rinnovabili innovative.
Scivola in coda Popolare di Sondrio (-1,4%), con le vendite anche su Telecom Italia (-1%) e Banco BPM (-0,7%).