Mercati – Europa peggiora a metà seduta, Milano vira a -0,5%

Le borse europee peggiorano complessivamente a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi.

A Milano, il Ftse Mib vira con un -0,5% a 34.646 punti, negativo come Cac 40 di Parigi (-0,7%), Dax di Francoforte (-0,7%), Ftse 100 di Londra (-0,6%) e Ibex35 di Madrid (-0,3%).

Cresce l’attesa per il report sul lavoro statunitense dal quale gli operatori si aspettano nuovi spunti utili a prevedere le future decisioni della Federal Reserve. I mercati scontano completamente un taglio dei tassi da parte della banca centrale americana entro novembre ma stimando una forte probabilità di una riduzione già a settembre.

Sempre in tema di politica monetaria, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha evidenziato che la decisione della Bce di tagliare i tassi di 25 punti base non è stata prematura ma un passaggio logico a seguito dell’allentamento dell’inflazione, aggiungendo tuttavia che l’Eurotower non opera “con il pilota automatico” e continua ad agire in modo restrittivo nonostante il taglio.

Dall’agenda macroeconomica, il Pil finale dell’Eurozona nel primo trimestre 2024 ha evidenziato un +0,3% su base trimestrale e un +0,4% a/a, confermando in entramibi casi la seconda stima preliminare e il consensus.

Ad aprile in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 7,58 miliardi, in aumento rispetto a 5,38 miliardi nel mese precedente (rivisto da 5,47 miliardi).

Nello stesso mese, la Germania ha registrato una flessione della produzione industriale dello 0,1% m/m, rispetto al -0,4% di marzo e al +0,2% del consensus. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha visto una contrazione del 3,9%, a fronte del -4,3% di marzo (rivisto da -3,3%) e del -3% delle attese.

Nel pomeriggio, focus sulle scorte all’ingrosso Usa finali di aprile oltre che sui non farm payrolls.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 155,4. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (flat) a 79,9 dollari al barile e il Wti (flat) a 75,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta leggermente a 133 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Interpump (+0,8%), seguita da Nexi (+0,7%), Amplifon e Mediobanca (+0,5%). In coda Iveco (-2,4%), con le vendite anche su A2A (-2,1%), Prysmian e Unipol (-1,3%) che ha raggiunto il 95% del capitale di UnipolSai Assicurazioni.