Seduta perlopiù debole per le principali borse asiatiche in controtendenza alla chiusura in frazionale rialzo di ieri a Wall Street.
In riapertura dopo le festività, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,9 e lo 0,2%, Hong Kong l’1,4%. Resiste il Giappone con Nikkei a +0,3% e Topix flat.
Oltreoceano, lo S&P500 e il Nasdaq hanno terminato a +0,3%, il Dow Jones a +0,2%.
Sul sentiment asiatico pesano i timori per la debolezza del settore immobiliare e le prospettive di crescita incerte. In calo, le azioni dei produttori di veicoli elettrici in vista della decisione della Commissione Europea sui dazi provvisori, prevista per questa settimana, mentre i titoli legati al turismo sono stati penalizzati dalla deludente domanda di viaggi durante la recente festività del Dragon Boat Festival.
Cresce intanto l’attesa per il dato sull’inflazione statunitense e per l’annuncio sui tassi da parte della Federal Reserve, entrambi in calendario domani. Le previsioni indicano che la banca centrale americana manterrà invariato il costo del denaro mentre restano i dubbi su quale sarà l’outlook di politica monetaria.
Venerì sarà il turno della Banca del Giappone. Gli economisti si attendono che l’istituto discuterà di un taglio agli acquisti di obbligazioni e, secono alcuni, si preparerà ad aumentare i tassi il mese prossimo.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,077 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 81,6 dollari al barile e il Wti (flat) a 77,7 dollari.