Avvio positivo per le principali borse europee in attesa di indicazioni sull’inflazione statunitense.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.312 punti, bene come Ftse 100 di Londra (+0,6%), Dax di Francoforte (+0,5%), Ibex35 di Madrid (+0,3%) e Cac 40 di Parigi (+0,1%).
Archiviato il primo confronto politico del 2024 tra Joe Biden e Donald Trump in vista delle elezioni di novembre e che ha alimentato i dubbi sull’idoneità dell’attuale presidente per un nuovo mandato, lo sguardo si focalizza oggi sul deflatore PCE, misura inflattiva attentamente monitorata dalla Federal Reserve. L’indicatore è stimato in rallentamento a un tasso annualizzato del 2,6% dal precedente 2,8%. Nonostante sia il valore più basso da marzo 2021, rimane al di sopra dell’obiettivo di inflazione fissato al 2%.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, continua ad aspettarsi una riduzione dei tassi quest’anno, alla luce dei segnali che l’inflazione ha ripreso a diminuire. I mercati scontano, al momento, un allentamento di circa 45 punti base nel 2024, che equivarrebbe pertanto complessivamente a meno di due tagli.
In Asia, il Giappone ha nominato un nuovo diplomatico di alto livello per i cambi, Atsushi Mimura, in sostituzione di Masato Kanda, alimentando l’aspettativa di una imminente mossa sul mercato a sostegno dello yen.
Dall’agenda macroeconomica, focus stamane, su disoccupazione in Germania e, in Italia, sui prezzi al consumo armonizzati preliminari, entrambi giugno; nel pomeriggio, oltreoceano su Reddito e spesa personali di maggio, PMI attività manifatturiera Chicago di giugno, Sentiment Università del Michigan finale di giugno.
Il PIL finale del Regno Unito nel primo trimestre 2024 ha evidenziato una crescita dello 0,7% su base trimestrale, leggermente superiore al +0,6% del preliminare e delle attese. A livello tendenziale il dato ha mostrato un aumento dello 0,3%, anch’esso lievemente al di sopra rispetto al +0,2% del preliminare e del consensus.
A giugno l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo ha riportato una crescita del 2,3% anno su anno, in lieve accelerazione rispetto al +2,2% di maggio e in linea con le attese. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +2,1%, al di sopra del +1,9% di maggio e del +2,0% delle attese.
A maggio il tasso di disoccupazione giapponese si è attestato al 2,6%, in linea con le attese e stabile rispetto al mese precedente. Il rapporto tra impiegati e candidati si è fissato a 1,24 punti, al di sotto della rilevazione di aprile e del consensus (1,26 punti).
Nella stessa area e nello stesso mese, la produzione industriale preliminare ha segnato un incremento del 2,8% su base mensile, rispetto al +2,0% delle attese e dopo il -0,9% di aprile. Su base annua, il dato evidenzia una crescita dello 0,3%, rispetto alla variazione nulla delle attese e dopo il -1,8% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,07 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 161,0. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 85,8 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 82,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,01%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Tenaris (+1,4%), MPS (+1,2%) ed Eni (+1%) mentre si posizionano in coda Terna (-1,6%), ERG (-0,8%) e Cucinelli (-0,6%).