Avvio negativo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,2% a 31.444 punti, preceduto da Ibex35 di Madrid (-1%), Ftse 100 di Londra (-0,9%), Cac 40 di Parigi (-0,8%) e Dax di Francoforte (-0,6%).
Mentre la maggior parte degli operatori continua ad aspettarsi che la Federal Reserve effettuerà un primo taglio dei tassi a settembre, lo sguardo si sposta sui prossimi dati macroeconomici, tra cui le richieste di sussidi di disoccupazione in agenda oggi pomeriggio. Dati utili ad avere ulteriori indizi sull’economia statunitense dopo la serie di deboli letture dei giorni scorsi. Focus, nel pomeriggio, oltreoceano, anche sulle scorte all’ingrosso finali di giugno.
Sempre in tema di politica monetaria, il ”Sommario delle opinioni” relativo alla riunione della Banca del Giappone della scorsa settimana, in corrispondenza dell’aumento dei tassi, ha evidenziato le diverse visioni dei suoi membri con chi spingeva per un tasso neutrale all’1%, e chi ha chiesto aumenti tempestivi del costo del denaro.
Infine, il governatore della Reserve Bank australiana, Michele Bullock, ha avvisato che l’istituto rimane attento ai rischi di inflazione al rialzo e non esiterà ad aumentare i tassi di interesse se necessario, spiegando che la pressione sui prezzi di molti beni si è allentata, ma l’inflazione dei servizi è alta e molto persistente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 146,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 78,1 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 75,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 145 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, unica positiva Interpump (+0,4%) mentre scivolano in coda STM (-2,8%), Saipem (-2,6%), Fineco e Popolare di Sondrio (entrambe -2,5%).