Le borse europee accelerano nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street in scia al job report migliore delle attese.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,4% a 33.645 punti, seguito Cac 40 di Parigi (+1,1%), Dax di Francoforte (+0,8%), Ibex35 di Madrid (+0,5%) e Ftse 100 di Londra (+0,2%). Oltreoceano, il Nasdaq e il Dow Jones salgono dello 0,5%, lo S&P500 dello 0,3%.
Gli investitori guardano con ottimismo i dati sul mercato del lavoro statunitense che hanno evidenziato a settembre un numero di posti di lavoro nel settore non agricolo (non farm payrolls) balzato contro le attese (150mila) a 254mila dai 159mila di agosto (rivisti da 142mila). Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1% dal 4,2% del consensus e del mese precedente.
Dati che, unitamente a quelli diffusi nei giorni scorsi, confermano la solidità dell’economia a stelle e strisce e che rafforzano l’aspettativa di un taglio ai tassi da 25 punti base nella riunione della Federal Reserve di novembre.
Dall’agenda macro odierna, oltre al job report Usa, ad agosto le vendite al dettaglio italiane sono calate dello 0,5% su base mensile dopo il +0,5% di luglio. Su base annua, hanno segnato un incremento dello 0,8%, inferiore al +1,3% del consensus, dopo il +0,9% del mese precedente (dato rivisto da +1,0%).
Nello stesso mese, la produzione industriale francese è aumentata dell’1,4% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e dopo il +0,2% di luglio (rivisto da -0,5%). Su base annua, è cresciuta dello 0,5%, al di sopra del -2,0% del consensus e dopo il -1,2% del mese precedente (rivisto da -2,2%). La produzione manifatturiera è salita dell’1,6% su base mensile dopo il -0,2% di luglio (rivisto da -0,9%). A livello annuo è salita dello 0,3% dopo il -1,8% del mese precedente (rivisto da -3,0%).
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,097 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 148,4. Tra le materie prime, il petrolio resta positivo con il Brent (+0,7%) a 78,2 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 74,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 129 punti (-4bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Bper (+4,7%), seguita Recordati (+4,4%) ancora in scia all’accordo con Sanofi per acquisire i diritti globali del farmaco biologico Enjaymo, e Unicredit (+3,6%); resta in fondo Amplifon, pur riducendo le perdite a -1,2%, preceduta da Prysmian (-0,8%) ed Erg (-0,7%).