Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.929 punti (+0,6%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,0%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq lo 0,6%.
L’attenzione degli investitori è rivolta ai verbali della riunione della Fed del mese scorso, in uscita questa sera, e ai dati sull’inflazione negli Stati Uniti, in agenda giovedì, con l’obiettivo di avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare con le minute della Bce, domani, e con l’avvio della stagione delle trimestrali che venerdì vedrà i conti di big come JPMorgan e Wells Fargo.
Dall’agenda macro odierna, negli Stati Uniti, nella settimana al 4 ottobre l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche, ha registrato un calo del 5,1%, in accelerazione rispetto al -1,3% della settimana precedente.
Ad agosto il dato finale diffuso dal Dipartimento del Commercio sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,1% m/m, leggermente inferiore rispetto al +0,2% del preliminare e delle attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,095, il dollaro/yen sale a 149,2. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,0%) a 76,5 dollari e il Wti (-0,8%) a 73,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Stellantis (+1,9%), Stmicroelectronics (+1,7%), Pirelli (+1,7%), Prysmian (+1,3%) mentre chiudono in coda Diasorin (-1,2%), Amplifon (-1,1%), Poste Italiane (-0,4%), Finecobank (-0,2%).