Mercati – Prevista partenza in modesto calo per l’Europa, a Milano occhi su Bper dopo il piano

Prevista partenza in modesto calo per le principali borse europee in attesa dell’inflazione Usa e all’indomani dei verbali della Fed.

Chiusura ieri in rialzo a Wall Street con il Dow Jones (+1%) e lo S&P 500 (+0,7%) su nuovi massimi storici, seguiti dal Nasdaq (+0,6%).

Sui mercati asiatici, denaro su Hong Kong (+2,8%) e Shanghai (+1,3%), più cauta Tokyo (+0,3%).

In attesa di avere ulteriori segnali dai verbali BCE e dai prezzi al consumo Usa che verranno diffusi oggi pomeriggio, gli investitori stanno valutando quanto emerso ieri sera dalle minute della Federal Reserve relative al meeting di settembre quando l’istituto ha approvato un primo taglio ai tassi in quattro anni.

Documento dal quale si rileva che tutti hanno concordato sulla riduzione, sebbene alcuni avrebbero preferito un allentamento da un solo quarto di punto. Inoltre, emerge che per la maggior parte dei banchieri, quando è stata presa la decisione, a metà settembre, erano “in diminuzione i rischi di un rialzo dell’inflazione” e “in aumento i rischi” per il mercato del lavoro, con consenso diffuso sul fatto che la mossa iniziale non avrebbe vincolato il ritmo da seguire in futuro.

Ulteriori segnali sono attesi con la stagione delle trimestrali Usa che, domani, vedrà i conti di big come JPMorgan e Wells Fargo.

Parallelamente, sul fronte asiatico, il sentiment beneficia della decisione della Banca Popolare Cinese di lanciare una linea di swap da 500 miliardi di yuan (70,76 miliardi di dollari) orientata a sostenere il mercato azionario.

Sullo sfondo continuano a pesare i rischi di escalation in Medio Oriente e i timori per i pesanti danni causati dall’uragano Milton che si è abbattuto sulla costa occidentale della Florida.

Dall’agenda macro, oltre ai prezzi al consumo Usa, focus sulla produzione industriale italiana di agosto e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi.

Nel frattempo, si rileva che a settembre l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha riportato un incremento del 2,8% su base annua, sopra il consensus (+2,3%) e dopo il +2,6% del mese precedente (rivisto da +2,5%). Su base mensile, ha registrato una variazione nulla, rispetto al -0,3% del consensus e al -0,2% di agosto.

A Piazza Affari, riflettori su Bper in scia al piano industriale 2024-2027 che prevede, tra i vari punti, un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027 (1,5 miliardi nel 2027) e un dividendo cumulato cash pari a 3,2 miliardi nel 2025-2027 (payout ratio medio di circa 75%).