Apertura sottotono a Wall Street con gli investitori intenti a soppesare un’inflazione Usa oltre le attese e un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%.
A settembre i prezzi al consumo Usa hanno registrato un +0,2% su base mensile, stabili, contro le attese (+0,1%), rispetto al mese precedente. Anno su anno l’inflazione si è attestata al 2,4%, rallentando meno del consensus (+2,3%) dal +2,5% di agosto.
Il core rate, ossia l’indice depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, è aumentato dello 0,3% su base mensile, leggermente superiore rispetto al +0,2% stimato ma in linea ad agosto. Su base annua il dato ha registrato un +3,3%, poco al di sopra rispetto al +3,2% del consensus e del mese precedente.
Nel mercato del lavoro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate oltre le attese (230mila unità) a 258mila dalle precedenti 225mila.
Il tutto all’indomani dei verbali della Federal Reserve relativi al meeting di settembre quando l’istituto ha approvato un primo taglio ai tassi in quattro anni.
Documento dal quale si rileva che tutti hanno concordato sulla riduzione, sebbene alcuni avrebbero preferito un allentamento da un solo quarto di punto. Inoltre, emerge che per la maggior parte dei banchieri, quando è stata presa la decisione, a metà settembre, erano “in diminuzione i rischi di un rialzo dell’inflazione” e “in aumento i rischi” per il mercato del lavoro, con consenso diffuso sul fatto che la mossa iniziale non avrebbe vincolato il ritmo da seguire in futuro.
Ulteriori segnali sono attesi con la stagione delle trimestrali Usa che, domani, vedrà i conti di big come JPMorgan e Wells Fargo.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,094 mentre il cambio dollaro/yen scende a 148,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 77,7 dollari e il Wti (+1,5%) a 74,3 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento sul Treasury a 2 anni si attesta al 3,99% (-3bp) e su quello a 10 anni al 4,09% (+2bp).