Avvio sottotono per le principali borse europee all’indomani dei dati sull’inflazione Usa e con l’attenzione alle prossime mosse della Fed, alla stagione delle trimestrali e all’economia cinese.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,05% a 34.060 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (-0,05%), seguiti dal Ftse 100 di Londra (-0,1%), Dax di Francoforte (-0,1%) e Cac 40 di Parigi (-0,4%).
Gli investitori stanno metabolizzando i dati statunitensi diffusi ieri che hanno visto un inflazione di base aumentata più del previsto a settembre, un segno di stallo nei progressi per riportare i prezzi al loro target. Inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite al livello più alto in oltre un anno.
I trader stanno prezzando circa l’80% di possibilità che la Fed taglierà di 25 punti base quando si riunirà a novembre.
Sempre sul fronte della politica monetaria, la Banca di Corea ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 3,25%, come previsto.
Parallelamente gli occhi sono puntati in Cina al briefing di domani, durante il quale il ministro delle finanze cinese annuncerà probabilmente ulteriori misure di sostegno per rilanciare un’economia in rallentamento. Investitori e analisti si aspettano che Pechino distribuisca fino a 2 trilioni di yuan (283 miliardi di $) in nuovi stimoli fiscali, mentre le autorità cercano di aumentare la crescita e ripristinare la fiducia.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare oggi con la stagione delle trimestrali che oggi vedrà i conti di big come JPMorgan, Wells Fargo e Bank of New York.
Infine, sullo sfondo restano monitorati i rischi di escalation in Medio Oriente e i pesanti danni causati dall’Uragano Milton in Florida.
Sul fronte macro, in Germania la lettura finale di settembre dell’indice dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 1,6%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
Ad agosto la produzione industriale nel Regno Unito è aumentata, oltre le attese (+0,2%), dello 0,5% su base mensile, dopo il -0,7% di luglio (rivisto da -0,8%). Su base annua, il dato è calato dell’1,6%, a fronte del -0,5% del consensus e dopo il precedente -2,2% (rivisto da -1,2%). Nello stesso mese, la produzione manifatturiera è salita, più del consensus (+0,2%), dell’1,1% su base mensile, dopo il -1,2% di luglio (rivisto da -1%). Su base annua, la variazione è stata negativa dello 0,3%, rispetto al -0,4% delle attese e dopo il precedente -2% (rivisto da -1,3%).
Attesi nel pomeriggio dagli Usa i prezzi alla produzione di settembre e il sentiment dell’Università del Michigan di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 148,8. Tra le materie prime, petrolio in netto rialzo con il Brent (+2,5%) a 78,5 dollari al barile e il Wti (+2,3%) a 74,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio MPS (+3%), seguita da Italgas e A2A (+0,7%), mentre si posizionano in coda TIM (-2%), Stellantis (-1,3%) e Bper (-1%).