Mercati asiatici – Seduta di acquisti trainati dalla Cina

Seduta in denaro per le principali borse asiatiche dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente il 2,6% e il 2,5%, bene anche Hong Kong (+1,9%). Più cauto invece il Giappone con il Nikkei a -0,1% e il Topix a -0,8%.

Oltreoceano, l’S&P500 ha terminato a +2,53%, il Nasdaq a +2,95% e il Dow Jones a +3,57%.

Gli investitori digeriscono i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi, con una netta vittoria di Donald Trump, e attendono ulteriori misure di stimolo in Cina e la riunione della Federal Reserve.

I mercati cinesi sono rimasti finora resilienti nonostante le implicazioni di una presidenza Trump, dato che il tycoon ha promesso di imporre dazi commerciali del 60% su tutte le importazioni cinesi. Il presidente cinese, Xi Jinping, si è congratulato con il presidente eletto degli Stati Uniti.

Sul fronte macroeconomico, i dati pubblicati stamattina da Pechino evidenziano un incremento del saldo della bilancia commerciale cinese a ottobre, in surplus per 95,7 miliardi di dollari rispetto all’avanzo di 81,7 miliardi precedente. Superate le attese del mercato che erano per un saldo di 73,5 miliardi. Le esportazioni sono salite del 12,7% su base annua, dopo il +2,4% registrato a settembre e rispetto al +5% atteso dagli analisti, mentre le importazioni sono calate del 2,3%, dopo il +0,3% del mese precedente e rispetto al -1,5% atteso.

Intanto gli investitori attendono l’esito della riunione della Fed, in calendario oggi, per ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. Si prevede che la banca centrale americana taglierà i tassi di 25 punti base.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 153,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 75 dollari al barile e il Wti (-0,03%) a 71,7 dollari.