Lindbergh – KT&Partners conferma ‘add’ e assegna fair value di 5,1 euro, upside del 38%

KT&Partners conferma il rating ‘add’ su Lindbergh e assegna un fair value di 5,10 euro (precedente 5,47 euro), valutazione che incorpora un upside potenziale del 38% rispetto al prezzo di 3,69 euro.

Lindbergh ha archiviato l’esercizio 2024, come ricordano gli analisti, “con un fatturato di 24,1 milioni, in calo del 10,3% su base annua e del 25,3% rispetto alle nostre precedenti stime di 32,3 milioni, principalmente a causa del deconsolidamento di Lindbergh France, ceduta a fine anno. Escludendo la Francia, il cui contributo era stato precedentemente stimato in 10,6 milioni, il fatturato delle attività in funzionamento ha superato la nostra precedente stima pari a 21,7 milioni, registrando un +11%”.

“L’EBITDA è aumentato del 26,3% a 4,3 milioni, superando la stima del 5,7%, con un margine in miglioramento al 17,9% (+5,2 punti percentuali), riflettendo l’assenza della business unit francese, strutturalmente a bassa marginalità. L’utile netto delle attività in funzionamento è salito a 1,6 milioni (+37%), mentre l’utile netto reported è stato pari a 17.000 euro, risentendo di una perdita di 1,6 milioni derivante da attività dismesse.  L’indebitamento finanziario netto è migliorato a 3,4 milioni da 3,8 milioni”.

Nel primo trimestre 2025, Lindbergh ha registrato un fatturato preliminare di 7,6 milioni (non sottoposto a revisione contabile), “a conferma della solida crescita delle attività nazionali”.

Gli esperti di KT&Partners hanno rivisto le proprie stime 2025-27 e introdotto quelle sul 2028, “che riflettono un nuovo perimetro di Gruppo interamente focalizzato sulle attività italiane. I ricavi sono ora previsti a 33,3 milioni nel 2025 (+10,3% rispetto alla stima precedente di 30,2 milioni), 48,4 milioni nel 2027 (rispetto ai 49,3 milioni escludendo la Francia nelle stime precedenti, -2,0%) e 56,9 milioni nel 2028 (CAGR 24-28 del 23,9%).

“L’uscita dalla BU francese si traduce in un miglioramento strutturale della redditività: l’EBITDA margin è ora previsto al 16,0% nel 2025 (rispetto alla precedente stima pari al 13,2%, +2,8 punti percentuali), al 17,1% nel 2027 (precedente stima al 14,3%, +2,8 punti percentuali) e al 17,7% nel 2028. L’utile netto è stimato a 2,3 milioni nel 2025 e a 5,4 milioni nel 2028. La PFN dovrebbe registrare un indebitamento finanziario netto nel 2025 a 3,6 milioni (rispetto ai 3,7 milioni precedentemente stimati) per poi migliorare fino a evidenziare una liquidità netta di 2,9 milioni entro il 2028, “grazie a minori operazioni di M&A e all’incasso di 1,0 milione derivante dalla cessione in Francia”.

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