Avvio positivo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 43.768 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).
Si apre una settimana ricca di appuntamenti con le banche centrali, tra cui la BCE che dovrebbe lasciare i tassi invariati e la Banca d’Inghilterra per un possibile nuovo taglio da 25 punti base, entrambe in calendario giovedì.
Venerdì sarà poi il turno della Banca del Giappone con gli operatori che si attendono un aumento di 25 punti base allo 0,75%.
Dall’agenda macro, la produzione industriale cinese di novembre su base annua ha rallentato, contro le attese (+5%), a +4,8% dal +4,9% di ottobre.
Dinamica analoga, nello stesso mese, per le vendite al dettaglio con un +1,3% anno su anno, ovvero il dato più debole al di fuori del periodo Covid, a fronte del +3% stimato e del precedente +2,9%.
Attesa in mattinata la produzione industriale dell’Eurozona di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,173 e il cambio dollaro/yen a 155,1. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 61,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 57,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 69 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Cucinelli (+2%), Buzzi (+1,6%), Stellantis e Popolare di Sondrio (entrambe +1,5%); in fondo, Diasorin (-1,3%), Leonardo (-1,1%) e Recordati (-0,8%).

























