La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi.
Il dato Baker Hughes evidenzia un decremento settimanale importante del numero di impianti di trivellazione in Nord America (-62). Questi negli Usa sono aumentati di ulteriori 5 unità. La crescita più marcata negli Usa è stata relativa al comparto gas, che registra 3 pozzi in più, nonché nell’on-shore (+7) e alla trivellazione orizzontale (+6). In forte decrescita il numero dei pozzi attivi in Canada (-67). In leggero calo quelli nel Golfo del Messico (-2).
Nel mese di novembre i cali riguardano solo il Sud America (-2 pozzi), dove il mercato oil&gas è in profonda crisi. In forte rialzo invece il dato mensile Usa (+36) e Canada (+17).

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Come si evince dal grafico sotto allegato, che rappresenta i rigs oil&gas presenti in Nord America, il numero di pozzi subisce la prima forte battuta di arresto da giugno 2016 e cala. Calo legato alle attività in Canada (-67 unità) probabilmente per ragioni stagionali, visto che solitamente le attività diminuiscono molto a fine anno. Il tutto dopo che il numero di pozzi era tornato sul livello di massimo dello scorso anno. Probabilmente nelle prossime settimane ci sarà un recupero.
