Snam – Nel nuovo piano industriale investimenti sul business del biometano

Il colosso di San Donato punta a rafforzare la propria posizione nel business del gas da fonti rinnovabili, aumentando gli investimenti, il cui ammontare potrebbe essere annunciato il prossimo autunno in sede di aggiornamento del piano industriale.

Ad anticipare uno dei punti qualificanti del nuovo business plan di Snam un articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” in cui si ricorda che nel primo semestre del 2018 il gruppo guidato da  Marco Alverà ha ricevuto 50 nuove richieste di collegamento alla rete da parte di impianti di produzione di biometano e recentemente ha compiuto il secondo allacciamento, che segue quello di Montello dello scorso anno, per un’azienda cosentina che presto avvierà l’immissione in rete.

Lo stesso articolo riporta poi che attualmente gli allacciamenti in fase di realizzazione sono oltre 20 e che le manifestazioni preliminari di interesse sono più di 700. Tra le operazioni più importanti a cui sta lavorando il colosso di San Donato ci sono il secondo contratto applicativo siglato con Eni per  20 nuovi impianti di rifornimento di CNG (gas naturale compresso) e l’accordo quadro con Api per la realizzazione di circa 200 nuovi impianti di rifornimento di gas naturale e biometano sul territorio nazionale all’interno dei punti vendita IP, nonché l’acquisto nello scorso mese  di luglio del 70% di IES Biogas.

Ricordiamo che secondo uno studio di Ecofys è possibile aumentare la produzione di gas rinnovabile di 122 miliardi di metri cubi nell’Unione Europea entro il 2050, di cui 98 miliardi di metri cubi di biometano (consumi di gas in Italia nel 2017 pari a 75,1 miliardi di metri cubi). Senza dimenticare poi che in Italia lo scorso marzo il Ministero dello sviluppo economico ha firmato un decreto che prevede 4,7 miliardi di euro di incentivi da qui al 2022 per la produzione di biometano.