Aim – Indice in calo (-0,1%), in evidenza Clabo (+6,4%) e Neodecortech (+1,9%)

Il Ftse Aim Italia ha chiuso la seduta di ieri poco sotto la parità (-0,1%), sovraperformando sia il London Ftse Aim 100 (-1,4%) sia il London Ftse Aim All Share (-1%). Il volume delle azioni scambiate si è attestato a 2.236.712, in lieve calo rispetto a quello mediamente trattato a livello mensile.

Negativi i principali listini europei, con le perdite maggiori segnate a Parigi (-1,5%) e a Londra (-1,2%). Poco sotto il mezzo punto percentuale si posiziona Milano (-0,6% a 20.612,93 punti). Realizzi più contenuti sulle piazze di Francoforte e Madrid (entrambe a -0,4%).

Tra le società dell’Aim spiccano Wm Capital (+9,6% con 75.000 azioni), Energica Motor Company (+8,6% contrattando 62.000 azioni) e Clabo (+6,4% con 60.000 azioni negoziate), con un andamento in recupero dal trend delle ultime sedute.

Ben intonate anche Neodecortech (+1,9% con 500 azioni trattate) e MailUp (+0,4% scambiando 21.840 pezzi), che hanno concluso le negoziazioni rispettivamente a 3,79 euro e 2,36 euro. Entrambe le società sono state oggetto di un update da parte degli analisti di Value Track. Per la prima hanno ritoccato il fair value a 5,10 euro dai precedenti 5,15 euro mantenendendo fiducia per un rialzo futuro delle stime, invece, per la seconda lo hanno alzato a 3,74 euro dai precedenti 3,45 euro, rivedendo al rialzo le stime dei ricavi 2018 e 2019 in considerazione dell’acquisizione di Datatrics.

Sulla parità DBA Group, che  ha costituito una partnership con Thetis riguardante il ramo ITS che si occupa dell’erogazione di servizi digitali nell’ambito dell’Intelligent Transport System.

Flat Abitare In, che ha terminato le negoziazioni a 30,13 euro. Fidentiis ha avviato una copertura sul titolo con giudizio “buy” e target price compreso tra i 45 e i 46 euro.

Incolore la seduta di Siti B&T, la cui filiale brasiliana, B&T do Brasil, si è rafforzata avviando la produzione del primo forno per un primario gruppo ceramico nazionale, con un esclusivo accreditamento governativo.

In controtendenza Agatos, che ha lasciato sul terreno il 4,5% con 1.237.000 azioni passate di mano, in seguito all’approvazione dei soci della ricapitalizzazione da 8 milioni. Nel dettaglio 4 milioni sono destinati ad un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione e prezzo di sottoscrizione 0,10 euro per azione, mentre i restanti 4 milioni si ricollegano alla conversione di un nuovo POC.

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