Servizi Finanziari – Avvio in ribasso (-3,4%), crolla Banca Ifis (-12,6%)

ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rosso del 3,4% e nettamente al di sotto rispetto all’analogo europeo (-1,9%), risentendo della nuova giornata sotto pressione del comparto bancario (-3,5%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,4%).

Gli investitori a manifestare preoccupazioni per le possibili conseguenze sul bilancio pubblico, rafforzatesi dopo l’avvertimento arrivato dalla Commissione Ue, secondo la quale “il Def a prima vista sembra costituire una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue il che è motivo di seria preoccupazione. Chiediamo alle autorità italiane di assicurare che la manovra sia in linea con le regole fiscali comuni della zona euro”.

La seduta difficile del settore creditizio si è riflessa anche sui titoli dell’asset management, inclusa Anima (-2%).

Lettera su Exor (-2,9%), che ha risentito dell’andamento negativo delle principali controllate quotate.

Nel Mid Cap tornano forti le vendite su Banca Ifis (-12,6%), il cui Ad Giovanni Bossi la settimana scorsa ha rivisto al ribasso a circa 140 milioni l’utile netto atteso per l’anno in corso e ha annunciato un nuovo piano industriale. Al momento non è ancora dato sapere se i target stimati per il 2019 sono ancora possibili da raggiungere. Rallenta momentaneamente il trend negativo di doBank (-0,1%), mentre frena nuovamente Cerved (-3,8%).

Tra le Small Cap arretra Banca Intermobiliare (-3,1%), nonostante l’assemblea nei giorni scorsi abbia approvato l’aumento di capitale da 91 milioni. Limita il calo Mittel (-0,8%), a pochi giorni dalla chiusura dell’Opa totalitaria lanciata da Progetto Co-Val che finora ha raccolto poche adesioni.