Utility – Comparto a +1,5%, svetta Falck Renewables (+11,3%)

Settimana di acquisti per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un +1,5%, sottoperformando il Ftse Mib (+2,5%), ma facendo meglio dell’indice di riferimento europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,8%).

Tra le Big, la migliore è stata Terna (+2,4%). Segue Enel (+1,8%), che dalle comunicazioni diffuse da Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che lo scorso 27 novembre Norges Bank è salita al 3,144% del capitale del colosso elettrico.

La controllata Enel Green Power Espana ha avviato i lavori di costruzione di tre parchi solari per una capacità totale di circa 127 MW nelle municipalità di Casas de Don Pedro e Talarrubias, i primi della società nella provincia di Badajoz, in Estremadura.

La stessa controllata spagnola scommette anche sull’Africa e sullo sviluppo della domanda di elettricità del continente e nel prossimo triennio investirà circa 1 miliardo, di cui 700 milioni in nuovi progetti.

Snam porta a casa un +1,3 per cento. La società a seguito degli acquisti effettuati nel periodo compreso tra il 21 e il 29 novembre e considerando le azioni già in portafoglio, al 29 novembre 2018 detiene 162.887.496 azioni proprie, pari al 4,70% del capitale sociale. Snam inoltre ha siglato un accordo con Seat per promuovere l’utilizzo del gas naturale compresso (CNG) e del gas rinnovabile (biometano) per la mobilità sostenibile, oltre a progetti di ricerca e sviluppo in questo ambito.

Il gruppo guidato da Marco Alverà ha avviato un’offerta di acquisto rivolta ai portatori di alcuni titoli obbligazionari già emessi dalla medesima a valere sul programma Euro Medium Term Note (EMTN). Si ricorda che Snam ha emesso un private placement per un ammontare di 300 milioni, come riapertura dell’emissione obbligazionaria a tasso fisso già in circolazione, con scadenza 18 settembre 2023 e cedola annua dell’1 per cento.

Tra i titoli a media capitalizzazione, svetta Falck Renewables (+11,3%), che ha perfezionato l’acquisizione del 49% di Energia Eolica de Castilla (EEC) da ASCIA Renovables, il cui contratto preliminare era stato sottoscritto lo scorso luglio. Il prezzo complessivo per l’acquisizione del 100% delle quote è di circa 1,2 milioni.

Iren in flessione dello 0,8%. Il Comune di Genova ha autorizzato l’interamente controllata Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU) all’acquisto di azioni della multi-utility emiliana, per una quota non superiore a quella ceduta dal Comune di Torino, tramite Finanziaria Città di Torino Holding (FCT), pari al 2,5% del capitale.

Sulla società si è espressa l’agenzia di rating Fitch che ha confermato il rating BBB con outlook stabile.

Segue Hera (-1,3%) che, attraverso la controllata Hera Comm, ha rilevato il restante 51% di Sangroservizi, società attiva nella vendita di gas naturale con circa 7.000 clienti, dai Comuni di Atessa, San Vito Chietino e Paglieta raggiungendo così il 100% delle quote societarie.

La società tramite la controllata Hera Comm, si è aggiudicata 7 delle 10 aree territoriali oggetto della procedura per individuare gli esercenti il servizio di salvaguardia per il biennio 2019 – 2020, destinato ai clienti del mercato tutelato. La società ha inoltre vinto l’Oscar di Bilancio 2018 per la categoria “Medie imprese quotate nei segmenti Ftse MIB e Ftse Italia MID CAP” e, per la prima volta, la menzione speciale nella nuova categoria “Innovazione nel reporting”.

Acea lascia sul terreno l’1,9 per cento.

In testa alle Small Cap TerniEnergia (+8%). L’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine ottobre 2018 ammonta a 60,6 milioni, in aumento rispetto ai 59,9 milioni a fine settembre scorso e in calo rispetto agli 89,8 milioni a fine dicembre 2017. Si segnala che le società Energia Alternativa e Solter, incluse tra le attività destinate alla vendita già nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2017, sono state consolidate integralmente a far data dal 12 marzo 2018, data in cui la Capogruppo ha acquisito il controllo delle società precedentemente detenute in Joint Venture. Pertanto, essendo suddette società incluse tra le attività destinate alla vendita, nella Posizione Finanziaria Netta del Gruppo non è ricompreso l’indebitamento finanziario netto a loro riferito.

Segue Edison (+3,7%), che ha costituito insieme a PIR (Petrolifera Italiana Rumena) la newco Depositi Italiani GNL (51% PIR e 49% Edison), che realizzerà a Ravenna il primo deposito costiero di GNL.

In coda Acsm-Agam, che lascia sul terreno il 7,5 per cento.

Si segnala che a ottobre la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata del 2,1% rispetto ai volumi registrati ad ottobre del 2017. Un andamento che ha beneficiato dell’effetto calendario (23 giorni lavorativi vs 22 di ottobre 2017), mentre ha risentito negativamente dell’effetto climatico dato che la temperatura media mensile è stata di oltre 1 grado superiore rispetto a ottobre del 2017. Depurando il dato dall’effetto calendario e temperatura, la variazione della domanda è positiva (+1,1%).

Infine si riporta che a fine novembre la media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia è stata pari a 66,6 €/MWh, in aumento dell’1,2% su base annua e in calo del 9,9% rispetto al precedente mese di ottobre.