Banche – Patuelli: le italiane preparate a scadenze Tltro

“Penso che le banche operanti in Italia siano attente e ben vigilate, quindi ben preparate alle scadenze di restituzioni di liquidità. Non mi aspetto che in prossimità delle scadenze revochino prestiti per ottenere liquidità”.

Lo ha detto Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, in una conferenza stampa tenutasi a Milano nella giornata di ieri a commento delle misure del pacchetto bancario approvato dall’Ecofin lo scorso 4 dicembre.

Il commento si riferisce alle scadenze Tltro, ossia i prestiti quadriennali erogati dalla Banca Centrale Europea agli istituti dell’Eurozona a un tasso vicino a zero. Nel complesso, le banche dell’Eurozona devono restituire 382 miliardi a giugno 2020, 44 miliardi a settembre 2020, 62 miliardi a dicembre 2020 e 233 miliardi a marzo 2021. Per gli istituti italiani complessivamente sono in scadenze 240 miliardi di fondi.

La scadenza dei titoli mette sotto pressione le banche tricolori, specialmente in un contesto di mercato che vede i costi di finanziamento in crescita. Inoltre, già da fine 2019, i titoli Tltro a scadenza nel 2020 non potranno essere computati ai fini del Net Stable Funding Ratio, l’indicatore che misura la liquidità che gli istituti di credito dovrebbero avere per coprire la duration degli asset a lunga scadenza.

Comunque, per Patuelli non è un problema per gli istituti italiani aggiungendo: “Ritengo che abbiamo messo da parte e mettano da parte in anticipo la liquidità da restituire e la parcheggino in modo da averla senza traumi nei rapporti con la clientela”.

Affermazione giustificata, sempre a detta del presidente dell’ABI, dall’ammontare crescente di “stock di debito pubblico” detenuto dagli istituti italiani che ha “scadenze ravvicinate antecedenti ai momenti di restituzione” dei Tltro. L’investimento nei titoli di Stato è necessario per avere flessibilità e liquidità disponibile per poter affrontare senza effetti negativi il rimborso dei prestiti concessi dalla Bce.

Nonostante ciò, Patuelli si augura che la Bce emetta una nuova tranche di Tltro poiché “quello della liquidità è un problema prospettico rilevante perché siamo in un cambio di fase nelle politiche monetarie”.