Avvio in rosso a Wall Street, dopo il tonfo di ieri in scia all’annuncio di Trump sui dazi.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede il 3,0%, lo S&P 500 il 2,5%, il Dow Jones l’1,1%.
Il sentiment resta fortemente appesantito dalle preoccupazioni sull’impatto che i nuovi dazi statunitensi avranno sull’economia globale. Gli analisti stimano che le conseguenze a breve termine di queste misure saranno probabilmente un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e una crescita più lenta, o addirittura la recessione.
L’escalation della guerra commerciale sta intanto modificando anche le aspettative sui tassi con i mercati che stimano per quest’anno una possibilità del 50% che la Fed effettuerà quattro riduzioni da 25 punti base.
L’attenzione è poi rivolta al mercato del lavoro americano, con gli investitori intenti a trarre ulteriori indicazioni sullo stato di salute della prima economia mondiale e sulle prossime mosse della Federal Reserve.
Il Job Report di marzo ha evidenziato la creazione di 228mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), ben al di sopra delle attese (135mila) e del dato del mese precedente (117mila).
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione in America è salito al 4,2% dal 4,1% del mese precedente, contro le previsioni che davano l’indicatore stabile.
Sul forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,10, il dollaro/yen a 145,5. Nelle materie prime, petrolio in forte ribasso con il Brent (-6,9%) a 65,3 dollari e il Wti (-7,6%) a 61,9 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente intorno al 3,57% al 3,91%.