Mercati – Partenza debole per l’Europa, a Milano bene Fca

Avvio in frazionale ribasso per i listini europei, che intorno alle 9:30 scambiano in territorio negativo di pochi decimi, ad eccezione del Ftse 100 di Londra (+0,3%) agevolato dalla svalutazione della sterlina. In calo dello 0,4% il Cac 40 di Parigi, mentre il Dax di Francoforte l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse Mib di Milano cedono lo 0,2-0,3 per cento.

L’agenda macroeconomica odierna ha già visto la pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione industriale tedesca di novembre, quest’ultima in crescita dello 0,4% su base mensile contro lo 0,6% atteso e del 2,2% su base annua.

In mattinata sono attesi inoltre i tassi di disoccupazione relativi al mese di novembre per l’Italia (stima preliminare) e per l’intera Eurozona, oltre alla variazione dei prezzi delle abitazioni nel Regno Unito per il mese di dicembre.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,054; debole la sterlina che cede lo 0,9% sull’euro e lo 0,8% sul dollaro, portando il cross EUR/GBP a 0,865 e scendendo a 1,218 sul biglietto verde, minimo da fine ottobre.

Ad innescare il deprezzamento della valuta britannica hanno contribuito le ultime dichiarazioni del primo ministro Theresa May, secondo cui la riconquista del controllo sull’immigrazione e sul processo legislativo rappresentano le priorità del Paese, anche a costo di abbandonare il mercato unico europeo. Affermazioni che rendono più probabile uno scenario di hard Brexit.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti ripartono poco mossi rispetto alla chiusura di venerdì, con il Btp decennale in area 1,94% e lo spread con il Bund a quota 163 punti base.

Sul fronte delle materie prime il petrolio riparte in ribasso di oltre mezzo punto percentuale, con Brent e Wti rispettivamente in area 56,8 e 53,7 dollari al barile, dopo aver segnato venerdì il quarto aumento settimanale consecutivo in scia agli accordi per il taglio della produzione entrati in vigore dal 1° gennaio. Per quanto riguarda le attività estrattive negli Stati Uniti, invece, si segnala il decimo incremento settimanale di fila per gli impianti di trivellazione.

A Piazza Affari, avvio positivo per FCA (+1,7%), che ha annunciato l’investimento di un miliardo di dollari in due fabbriche già esistenti in Usa per portare alla creazione di 2.000 posti di lavoro. Acquisti anche su STM (+1,5%), BREMBO (+0,8%) e sulle utilities.

Tra queste, si segnala che prossimamente ITALGAS potrebbe emettere obbligazioni per 1,5-1,6 miliardi, suddivise in due tranche: la prima da 0,8-1 miliardo con scadenza 10-12 anni e la seconda da 500-700 milioni con una scadenza di 5-7 anni.

Partenza debole per il comparto bancario, tra cui spicca ancora BANCO BPM (+0,6%) dopo il debutto positivo di settimana scorsa. Da seguire con particolare attenzione BPER (-0,8%), che nella riunione del Cda in programma giovedì potrebbe valutare la presentazione di un’offerta non vincolante per CariFerrara.

In ribasso dello 0,7% ATLANTIA, mentre fonti di stampa riportano che Aeroporti di Roma (AdR) starebbe valutando l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario di 900 milioni per finanziare il proprio piano di investimenti e per possibili nuove acquisizioni in campo aeroportuale.

Fuori dal lisino principale si segnala che oggi a mercati chiusi verranno diffusi i dati preliminari sulle vendite del quarto trimestre 2016 di BRUNELLO CUCINELLI (+0,6%).