Impiantistica – Il ritorno di Trevi e Astaldi

L’ultimo giorno della prima settimana del 2018 è ancora all’insegna del toro. L’euro si indebolisce nel pomeriggio dopo i dati macro americani sull’occupazione sotto le attese che insinuano qualche dubbio sull’evolversi della politica dei tassi, scende il Wti che si riporta più vicino, ma sempre al di sopra, di 61 dollari, tiene il prezzo dell’oro e si registrano variazioni del tutto marginali al rialzo nei rendimenti dei titoli governativi di qua e di là dell’oceano.

Il comparto dell’Impiantistica registra un progresso settimanale del 3,1%, inferiore sia all’egregia performance del Ftse Mib (+4,2%) ed anche al 3,4% dell’Eurostoxx Prodotti e Servizi Industriali.

Pur capitalizzando poco relativamente al listino nel suo complesso, le due stelle della settimana sono, senza dubbio alcuno, Trevi (+36,9%) e Astaldi (+22,3%). I due gruppi, come noto, vivono per ragioni diverse un momento di stress finanziario che, specie per il gruppo cesenate, comporta la ricerca di soluzioni articolate sulle cui notizie e aggiornamenti si inanella una considerevole volatilità dei corsi azionari.

Le performance settimanali sono comunque positive per tutte le società del comparto, prova ne sia la totale assenza di segni negativi.

Quanto alle notizie sul fronte societario che hanno sicuramente contribuito al tono vivace dei prezzi, sicuramente la possibile scelta di Salini per la costruzione del nuovo stadio della Roma, l’annuncio dello stanziamento di nuovi fondi per 1,4 miliardi da parte del MIT per il potenziamento e rinnovamento delle reti di trasporto urbano e metropolitano di cui potrebbe giovare in particolare il trio Ansaldo, Salini e Astaldi, l’aggiudicazione di nuovi ordini in Cina per Danieli.

Nuovi ordini per l’elicotteristica di Leonardo, infine, da parte della Polizia di Frontiera e l’aggiudicazione di Astaldi dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Bari.