Settimana negativa per il settore utility a piazza Affari, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha evidenziato un -3,3%, sottoperformando sia il corrispondente europeo (invariato) sia il Ftse Mib (-2,9%).
Tra le Big Cap del settore utility e delle rinnovabili quotate sul listino milanese, il risultato settimanale migliore è stato portato a casa da Italgas seppur con un -1,8 per cento.
Vendite anche Snam (-2,4%) che ha comunicato di aver siglato un accordo con Westport Fuel Systems riguardante l’acquisizione del ramo d’azienda di M.T.M, specializzato nella realizzazione di soluzioni tecnologiche per le stazioni di rifornimento di gas naturale. L’acquisizione sarà effettuata da una nuova società, interamente controllata da Snam4Mobility per complessivi 12,5 milioni (è previsto un aggiustamento del prezzo al momento del closing), solamente dopo la verifica delle condizioni sospensive previste dal contratto.
Debole pure Enel (-3,4%) nonostante il grande successo per l’emissione obbligazionaria ibrida in due tranche lanciata dopo aver annunciato il mandato alle banche di gestire l’operazione, in relazione alle condizioni di mercato. Inoltre si segnala che ha stretto, tramite la divisione Enel X insieme alle imprese Carlini Signal e Alpiq InTec Italia, un accordo con Anas per il ripristino degli impianti tecnologici nelle gallerie della superstrada E45 nel tratto di Orte-Cesena dal valore di 40 complessivo di 40 milioni (come indicato in una nota da Anas). Infine si riporta che, dopo aver approvato la proposta avanzata dal colosso elettrico italiano, il Conselho administrativo de defesa econômica (Cade), cioè l’Autorità Antitrust brasiliana, ha autorizzato anche l’offerta di Iberdrola finalizzata all’acquisizione di Eletropaulo.
Relativamente invece ad A2A (-3,6%) si segnala che una volta che Acsm Agam avrà completato la fusione approvata dai soci lo scorso mercoledi, sarà obbligato insieme ai soggetti aderenti al patto parasociale (Lario Reti Gas e comuni di Como, Monza, Sondrio e Varese) a lanciare un Opa sulla totalità del capitale post fusione non posseduto.
Nel segmento delle Mid Cap, la performance migliore dell’ultima ottava è stata registrata da Acea pur riportando un -1,8%.
Segue Ascopiave (-2,7%) dopo i conti trimestrali, che hanno riportato ricavi per 200,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli registrati nei primi tre mesi del 2017 e un utile netto pari a 23,5 milioni, in flessione del 4,2% su base annua.
Forti vendite su Erg (-6%) dopo i dati trimestrali, con ricavi pari a 284 milioni di euro, in calo del 5,4% rispetto a quelli dello stesso periodo del 2017 restated e inferiori del 10,7% rispetto al consensus e un utile netto di 56 milioni (al netto delle poste non ricorrenti), evidenziando una crescita del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2017, in linea con le attese. Inoltre ha comunicato che la propria controllata Erg Power Generation, ha perfezionato l’acquisizione da Impax New Energy Holding Cooperatief delle società Parc Eolien du Melier, titolare di un parco di 8 MW, Parc Eolien de la Vallée de Torfou, titolare di un parco eolico in costruzione di 18 MW, ed Epuron Energies Renouvelables, titolare di una pipeline di circa 750 MW a diversi stadi di sviluppo. Infine si segnala che la controllata tedesca del gruppo genovese ha vinto la gara per la realizzazione di un nuovo parco eolico onshore, la cui costruzione sarà avviata nel corso delle prossime settimane e la cui entrata in esercizio è prevista per il secondo semestre del 2019. In questo modo, il gruppo guidato da Luca Bettonte amplierà la potenza installata in Germania di 21,6 MW che al 31 marzo del 2018 era pari a 216 MW su un totale di 2.880 MW.
Hera (–6,3%) ha invece formalizzato un accordo con quattro istituti di credito per l’attivazione di una nuova linea revolving sostenibile da 200 milioni di euro finalizzata a contribuire e a mantenere la solidità finanziaria e nel contempo ad accrescere il mix di prodotti e strumenti finanziari adottati dall’azienda. L’accordo è il primo nel suo genere in Italia.
Si segnala che poi Falck Renewables (-8,1%) ha comunicato il passaggio all’indice FTSE Italia Mid Cap dal paniere FTSE Italia Small Cap, a seguito del cambiamento apportato da FTSE Russell.
Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione si è distinta Acsm – Agam (+4,7%), sulla notizia dell’obbligo di Opa da parte di A2A e Lario Reti Holding a un prezzo unitario di 2,47 euro (per complessivi 45 milioni di euro) sul 24,2% del capitale della multi-utility lariano-brianzola. L’Opa è la diretta conseguenza dell’approvazione da parte dei soci di Acsm-Agam, con il 79,73% del capitale sul totale, della fusione per incorporazione nella stessa multi-utility quota di Aspem Varese, Azienda Energetica Valtellina, Valchiavenna, Acel service, Aevv Energie e Lario Reti Gas per dar vita alla super-utility lombarda.
Resiste anche K.R. Energy (+0,6%) la quale ha comunicato di aver realizzato nel primo trimestre del 2018 ricavi pari a 29,4 milioni di euro.
Ribasso invece di TerniEnergia (-3,5%) che ha pubblicato i conti trimestrali, con i ricavi pari a 8,45 milioni di euro, in contrazione del 71,7% su base annua, e una perdita netta di 2,42 milioni rispetto a un utile di 0,23 milioni nello stesso periodo del 2017. Inoltre ha comunicato che Softeco Sismat ha sottoscritto un contratto per la fornitura del sistema di gestione e controllo dei trasporti flessibili di SVT Società Vicentina Trasporti e che coordinerà il progetto “GoSmart – Genova Smart Mobility 2.0” per la gestione della mobilità urbana.