TerniEnergia – Chiude in rosso il 1° trim. 2018

Nel pomeriggio di ieri, poco prima della chiusura di piazza Affari, il Consiglio di amministrazione della smart company quotata sul Mercato telematico azionario (Mta) di Borsa Italiana, ha comunicato di aver approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018. TerniEnergia ha anche informato che, a far data da ieri, le azioni della società saranno trasferite sul MTA a seguito della richiesta volontaria di uscita dal segmento MTA-STAR.

Tornando ai numeri del periodo gennaio-marzo del 2018, i ricavi del gruppo guidato da Stefano Neri sono stati pari a 8,45 milioni di euro, in contrazione del 71,7% su base annua in quanto i numeri del 1° trimestre dell’esercizio precedente includevano i 19,9 milioni di fatturato relativo all’attività di “Energy Management”, cioè acquisto e vendita di gas naturale, che è stata sospesa a partire dalla fine del 1° semestre del 2017. I ricavi del 1° trimestre del 2018 sono così ascrivibili in prevalenza all’attività delle società Softeco Sismat e Selesoft Consulting, che contribuiscono al fatturato del gruppo per circa 4,5 milioni, e all’attività relativa agli impianti fotovoltaici e ambientali del gruppo per circa 2,3 milioni, in linea con il 1° trimestre dell’esercizio precedente. La parte rimanente del fatturato si riferisce in prevalenza all’attività di O&M, cioè gestione e manutenzione, effettuata su impianti fotovoltaici in Italia e in Sudafrica.

A livello di risultati della gestione caratteristica, l’Ebitda di TerniEnergia nel 1° trimestre del 2018 è stato pari a 1,5 milioni, in flessione del 55,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre l’Ebitda margin è lievitato al 18% dal precedente 11,4 per cento. L’incremento della marginalità riflette il crescente contributo apportato dalle attività del settore IT, cioè dalle società Softeco Sismat e Selesoft, e dalle prime importanti misure di riduzione dei costi di gestione, in particolare dei costi per servizi e dei costi del personale. Tale tendenza è destinata a incidere maggiormente nei prossimi mesi. Nel periodo in esame l’Ebit è stato negativo per 0,96 milioni rispetto a un risultato positivo pari a 1,39 milioni nei primi tre mesi del 2017 anche a causa del balzo del 23,7% su base annua della voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Quest’ultimo dato, in particolare, risente in prevalenza dal consolidamento integrale delle società Energia Alternativa e Solter, a partire dal 12 marzo 2018.

L’ultima riga del conto economico del gruppo umbro ha visto una perdita netta di 2,42 milioni nel 1° trimestre del 2018 rispetto a un utile di 0,23 milioni nello stesso periodo del 2017.

Sul fronte dello stato patrimoniale al 31 marzo 2018, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 97 milioni, in aumento dell’8,1% rispetto alla fine del 2017 a causa principalmente del decremento della voce “Debiti /(Crediti) finanziari”, scivolata a 1,4 milioni dai precedenti 9,2 milioni. Questa variazione negativa è dovuta alla presenza nel saldo di fine 2017 dei crediti finanziari vantati dalla Capogruppo verso le società Energia Alternativa e Solter, pari a 7,8 milioni.

Queste due società erano detenute in Joint Venture, con una partecipazione del 50%, al 31/12/2017 e quindi consolidate con l’equity method, mentre nella situazione al 31 marzo 2018 sono state consolidate integralmente, in seguito all’acquisto del restante 50% delle quote. Il cambio di metodo di consolidamento ha comportato l’elisione integrale di tutti i crediti infragruppo, compresi i crediti finanziari in questione. Al netto di tale effetto, dovuto al cambio di metodo di consolidamento delle società Energia Alternativa e Solter, l’indebitamento finanziario netto di TerniEnergia allo scorso 31 marzo è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello rilevato il 31 dicembre del 2017. In flessione del 6,3% su base annua, invece, il patrimonio netto che è stato pari a 19,7 milioni, con questa voce che tiene conto anche delle azioni proprie detenute in portafoglio, che ammontano a 1.012.224.