Retelit – Risultati in linea con le previsioni nel 1H 2018

Nel primo semestre del 2018 l’operatore di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni ha realizzato ricavi per 28,5 milioni (29,4 milioni nel pari periodo 2017) e un valore della produzione di 33,1 milioni (32,5 milioni al netto degli effetti IFRS 15 e IFRS 16), in crescita del 10% rispetto a 30,1 milioni dei primi sei mesi dell’esercizio 2017.

I servizi di telecomunicazione si attestano a 25,4 milioni (24,0 milioni nel 1H 2017), mentre i ricavi su concessioni diritti d’uso e manutenzione di rete passano da 5,0 milioni a 2,9 milioni. I ricavi dell’attività caratteristica sono pari a 32,6 milioni (+9,3% a/a) ed evidenziano un andamento molto positivo in tutti i mercati.

La suddivisione per mercato dei ricavi dell’attività caratteristica è la seguente: Wholesale Nazionale 13,9 milioni (43%), Wholesale Internazionale 14,7 milioni (45%), di cui 2,7 milioni relativi al Cavo AAE-1, e Business 4,0 milioni (12%). Nel primo semestre l’attività commerciale ha generato nuovi ordini pari a 39,4 milioni (+6% a/a), di cui 10,3 milioni (26%) relativi al segmento Wholesale Nazionale, 9,7 milioni (25%) al segmento Wholesale Internazionale, dei quali 2,9 milioni relativi al Cavo AAE-1, e 19,3 milioni (49%) al segmento Business.

L’Ebitda è pari a 14,2 milioni, in crescita del 31%, mentre senza considerare gli effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRS 15 e 16 sarebbe rimasto stabile a 10,9 milioni. L’Ebitda margin (rispetto al valore della produzione) è pari al 43% rispetto al 36% del primo semestre 2017.

L’Ebit è positivo per 3,5 milioni (4,2 milioni nel 1H 2017), in flessione del 16,8% per effetto dei maggiori ammortamenti dovuti all’avvio, a partire dal secondo semestre 2017, dell’ammortamento del sistema in cavo sottomarino AAE-1 per circa 1,0 milione e a un diverso mix di ricavi, in particolare legato a un importante contratto attivato nel corso del 1H 2017. Al netto degli effetti IFRS 15 e IFRS 16, l’Ebit sarebbe stato pari a 2,9 milioni.

Gli oneri finanziari si attestano a 1,3 milioni (0,2 milioni nei primi 6 mesi 2017), principalmente dovuti a 0,5 milioni per differenze cambio negative dovute al rafforzamento del dollaro sull’euro e per 0,5 milioni relativi a interessi passivi su mutui che fino all’entrata in funzione del sistema in cavo AAE-1 venivano capitalizzati.

L’utile netto dei primi sei mesi del 2018 si attesta a 2,2 milioni rispetto ai 4,0 milioni del primo semestre 2017 per le dinamiche sopra esposte.

La posizione finanziaria netta risulta positiva per 9,3 milioni rispetto ai 33,4 milioni del 31 dicembre 2017 e comprende circa 19,2 milioni di passività finanziarie dovute all’adozione anticipata al 1 gennaio 2018 del principio contabile IFRS 16, che non hanno comportato alcuna uscita di cassa.

Ad oggi la Società conferma le attuali guidance per l’esercizio in corso pur con l’applicazione degli IFRS 15 & 16: fatturato atteso tra i 67 e 71 milioni, Ebitda tra 24 e 28 milioni, investimenti nel range 28-31 milioni. Anche la guidance di PFN rimane confermata al netto del sopracitato effetto dovuto all’adozione anticipata dell’IFRS 16, pari a maggiori passività finanziarie per 19,2 milioni.

“I numeri approvati oggi infatti confermano che siamo in linea con le previsioni e che gli obiettivi saranno raggiunti nei termini e tempi stabiliti” dichiara il presidente Dario Pardi.

“I risultati conseguiti sono in linea – conferma il Ceo Federico Protto – con le previsioni di budget e hanno evidenziato, ancora una volta, una decisa crescita dei ricavi, della redditività e degli ordini, in particolare nel mercato Business”.