Lucisano Media Group (Aim) – Banca Imi conferma giudizio e tp dopo il 1H18

Gli analisti di Banca Imi hanno confermato le stime su Lucisano Media Group nonostante un primo semestre debole, mantenendo il giudizio Buy con target price a 3,3 euro per azione.

La media company, attiva nella produzione cinematografica e nella gestione dei multiplex, ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi in crescita del 9,5% a 14 milioni.

Per quanto attiene l’esercizio delle sale cinematografiche, in particolare il box office, i risultati del primo semestre 2018 evidenziano una sensibile riduzione delle presenze (‐1,2 milioni, -12% a livello nazionale), con conseguente riduzione degli incassi di circa il 7 per cento.

L’incremento dei ricavi derivanti dalla cessione di opere filmiche e dai nuovi canali di business, quali ad esempio Amazon e Netflix, hanno portato un miglioramento del margine operativo lordo, aumentato del 17,4% a 4,7 milioni.

In aumento del 2,2% a 1,5 milioni l’utile netto al 30 giugno 2018.

L’uscita di due pellicole prevista per ottobre e dicembre, l’avvio di alcuni importanti progetti che dovrebbero partire tra la fine dell’esercizio in corso e l’inizio del 2019, oltre ad importanti partnership siglate con operatori online e via satellite, dovrebbero portare un ulteriore incremento dei ricavi entro la fine del 2018, come previsto dal management nel piano industriale 2018-20.

Visti i risultati ottenuti in termini di fatturato e le prospettive del management, gli analisti di Banca Imi hanno confermato le stime su Lucisano Media Group.

Si segnala che ad oggi, il titolo della media company scambia con uno sconto del 9% sul rapporto Ev/Ebitda stimato per il 2018 e del 18% su quello del 2019. Sconto che sale al 38,5% sul rapporto P/E atteso nel 2019.

I rischi collegati all’andamento economico del gruppo sono legati all’incertezza tipica del settore in merito a ritardi/interruzioni di produzione, oltre all’alta stagionalità del mercato cinematografico italiano che concentra l’uscita delle pellicole su pochi mesi dell’anno, e alla presenza sempre più pressante di concorrenti online come Netflix e Amazon.

Infine, in linea con il business di Lucisano, bisogna considerare il rischio di credito legato alla differenza temporale tra le entrate al botteghino e i costi necessari alla produzione.

 

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