L’ulteriore calo del prezzo del greggio è pesato nella scorsa settimana sul Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che nelle scorse cinque sedute ha segnato un -1,5% rispetto al -1,8% del corrispondente indice europeo.
Poco dopo la chiusura di venerdì, infatti, il Wti scambiava a 67,3 $/bl (-3,6% w/w) e il Brent a 77,2 $/bl (-4,2% w/w), appesantiti dalle incertezze riguardanti la domanda globale e dal nuovo incremento di 6,3 milioni di barili delle scorte Usa evidenziato nei dati EIA.
In vista dell’arrivo delle sanzioni americane sull’export iraniano di greggio, gli operatori continauno ad interrogarsi su come agiranno l’Opec e i suoi alleati per colmare il deficit.
Ad inizio settimana, infatti, l’Arabia Saudita ha affermato che colmerà qualsiasi calo dell’output derivante dalle sanzioni all’Iran mente successivamente l’Opec ha dichiarato che potrebbe diminuire l’output nel 2019 a causa dell’aumento delle scorte e dell’incertezza economica.
Negativa dunque la settimana sull’azionario, dove la più penalizzata tra le big è stata Tenaris (-8%).
Minori le perdite per Saipem (-2%) sostenuta dalla pubblicazione dei risultati del terzo trimestre che hanno mostrato una crescita oltre le attese della gestione operativa, contribuendo a sostenere l’incremento della marginalità riportato nei nove mesi. Conti che hanno portato all’upgrade a “market perform” da parte di Raymond James.
Migliore tra le big Eni (-1,7%) che nel terzo trimestre ha riportato una forte crescita, oltre le attese, sia della gestione operativa che dell’utile netto adjuste grazie alla forte performance dell’E&P.
Risultato che si è riflesso anche nei primi nove mesi del 2018 nei quali in particolare si segnala la riduzione del leverage al 18 per cento.
Il titolo è stato invece penalizzato in parte dall’downgrade del rating da parte di Moody’s.
Tra le Mid Cap, in lieve rialzo nella settimana che precede i conti per Saras (+0,1%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, salito leggermente al di sopra dei -0,5 dollari/barile. In rosso invece Maire Tecnimont (-2%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, profondo rosso per d’Amico (-30,2%) che tocca nuovi minimi storici nell’ottava delle dimissioni dell’amministratore delegato. Acquisti invece su Gas Plus (+5,7%).