L’Ecofin, che riunisce i ministri delle Finanze dell’UE, discuterà il prossimo lunedì del cosiddetto pacchetto bancario, a cui sta lavorando il Trilogo composto da Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo per arrivare da un’intesa entro il prossimo mese di dicembre.
Una delle novità più rilevanti riguarda la norma, fortemente spalleggiata dall’ABI e da Bankitalia, che permette di sterilizzare gli effetti delle grandi cessioni di Npl sulle serie storiche alla base dei calcoli della rischiosità degli istituti che utilizzano un modello interno, e che sono il riferimento su quanto capitale accantonare per farvi fronte.
Nello specifico, secondo quanto riporta la stampa, per le cessioni di Npl in grandi quantità (maggiori del 20% del totale) non verranno applicate penalizzazioni alla Loss Given Default (Lgd), con effetto retroattivo per quelle effettuate dopo il 23 novembre 2016 e per quelle che verranno finalizzate entro 23 novembre 2019. La Lgd misura l’ammontare della perdita sul credito in caso di default.
Tale norma avrebbe lo scopo di incentivare le operazioni straordinarie di pulizia dei bilanci, evitando penalizzazioni a livello patrimoniale per il cedente, con conseguenti impatti positivi sul Cet1.
Attualmente la vendita di grandi portafogli ad un prezzo inferiore rispetto al valore netto di libro comporta un deterioramento del parametro Lgd, con conseguente aumento di accantonamenti a fronte di rischi su crediti.