Servizi Finanziari (-0,1%) – Ben intonata Banca Generali (+1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un leggero ribasso dello 0,1% e allineato all’omologo europeo (-0,2%), beneficiando in parte della tenuta del comparto bancario (+0,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,2%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale, aspettando che si avvicini l’eventualità che Stati Uniti e Cina possano effettivamente raggiungere un’intesa sulla tematica commerciale, con i rappresentanti delle due superpotenze che si sono incontrati la scorsa ottava e si stanno vedendo di nuovo in questa. Il sentiment sembra abbastanza buono.

Ulteriore incertezza è generata dal fronte della Brexit, con il Parlamento inglese che ha bocciato per la terza volta l’accordo raggiunto dal premier Theresa May con l’Unione Europea, il cui presidente, Donald Tusk, ha convocato un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo il prossimo 10 aprile. La data per l’uscita (no-deal) a questo punto resterebbe il 12 aprile. Se si giungesse a un’intesa, si potrebbe arrivare al 22 maggio, prima delle elezioni europee.

In riferimento all’Italia, gli ultimi rumor di stampa indicano che l’esecutivo nel nuovo Def che sarà discusso nel consiglio dei Ministri del prossimo 9 aprile potrebbe ridurre le proiezioni di crescita per l’anno in corso allo 0,3%-0,4% dall’1% attuale, con il rapporto deficit/Pil che aumenterebbe al 2,3% dal 2,04 per cento. Lo stesso inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, ha sottolineato che la crescita è sottotono.

La resistenza mostrata dal settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra cui si mette in luce Banca Generali (+1%). Tiene botta Fineco (-0,2%), la cui raccolta netta di marzo è stata solida.

Rallenta Exor (-0,1%), mossasi in scia all’andamento contrastato delle principali controllate quotate e con la holding che avrà l’Investor Day il prossimo 21 novembre.

Nel Mid Cap prosegue il recupero di Banca Ifis (+1,5%) con la Banca d’Italia che ha avviato un’ispezione ordinaria dopo le recenti operazioni straordinarie, mentre frena nuovamente doBank (-0,9%). Realizzi su Cerved (-1,5%), che ha perfezionato l’acquisto di Eurobank Property Solutions.

Sullo Small Cap tornano le vendite su Banca Intermobiliare (-2,8%), con la banca che potrebbe crescere anche per linee esterne e con il 2018 che chiuso con una perdita netta  maggiore rispetto ai dati preliminari. Resiste Banca Sistema (+0,1%), che ha concluso l’acquisto di Atlantide.