Mercati – Apertura poco mossa in attesa delle banche centrali

Partenza poco mossa per le borse europee, all’inizio di una settimana che sarà scandita dagli appuntamenti con le principali banche centrali mondiali. Intorno alle 9:15, a Milano il Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 20.650 punti. In lieve rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), mentre oscillano sulla parità il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid.

Si apre oggi il tradizionale simposio annuale organizzato dalla Banca centrale europea a Sintra in Portogallo al quale partecipa Mario Draghi, di cui è atteso un discorso questa sera alle 19:00.

Giovedì invece sarà il turno della Bank of Japan e della Bank of England, anche se l’appuntamento clou della settimana sarà con il meeting della Federal Reserve in agenda tra domani e mercoledì.

Gli operatori monitoreranno le decisioni dell’istituto di Washington per eventuali segnali di un taglio dei tassi di interesse, con gli ultimi dati macro diffusi venerdì che hanno raffreddato le ipotesi di un intervento già questa settimana.

I mercati danno però ormai per scontato almeno una stretta monetaria quest’anno, in un contesto di crescenti preoccupazioni per gli effetti delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sulla crescita globale.

A tal proposito, il focus rimane sul summit del G20 in programma a fine mese in Giappone in cui il presidente americano Donald Trump cercherà di parlare con l’omologo cinese Xi Jinping.

Il segretario al Commercio Usa Wilbur Ross ha ribadito che è poco probabile che dal vertice di Osaka possa emergere un accordo conclusivo, mentre Pechino non ha ancora confermato l’eventuale incontro tra i due leader.

Intanto il biglietto vere è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro ina rea 1,121 e il dollaro/yen 108,6.

Tra le materie prime sostanzialmente stabili le quotazioni del greggio con il Brent a 62,1 dollari e il Wti a 52,5 dollari, dopo aver trovato supporto nella fiducia dell’Arabia Saudita che l’Opec e i suoi alleati troveranno un accordo per estendere il programma di tagli alla produzione fino a fine anno.

Sull’obbligazionario, infine, in calo lo spread Btp-Bund in area 255 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,3%, in una settimana che si preannuncia decisiva dal punto di vista delle trattative tra Roma e Bruxelles sulla possibile procedura di infrazione per l’elevato debito.

Tornando a Piazza Affari, ben intonati i bancari tra cui spiccano Banco Bpm (+1,1%) e Unicredit (+1%). Bene anche Diasorin (+1,2%), Juventus (+1,4%), Italgas (+0,8%) e Azimut (+1%), mentre arretrano Snam (-0,6%), Leonardo (-0,5%) e Amplifon (-0,5%).