Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con rialzo dell’1,5% ma sotto-performando di 1,5 punti percentuali dell’analogo europeo (+3%), beneficiando del recupero del comparto bancario (+1,1%) e “battendo” il Ftse Mib (+0,8%)
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina. Nel frattempo, la Fed ha abbassato i tassi di 25 pb e ha interrotto il processo di riduzione del proprio bilancio.
Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, mentre l’Istat ha confermato la stagnazione dell’economia italiana con il dato del secondo trimestre.
La risalita del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Azimut (+0,8%), dopo la buona trimestrale riportata e che a luglio prevede una raccolta netta positiva di circa 500 milioni, e Fineco (+1,5%), che pubblicherà i risultati la prossima settimana. Sul Mid Cap bene Banca Mediolanum (+3,9%), supportata dai conti del trimestre.
Sul Ftse Mib ok Nexi (+1,7%), dopo i buoni risultati del primo semestre che hanno permesso di migliorare la guidance per il 2019.
Sul Mid Cap rimbalza Banca Ifis (+2,3%), in attesa dei conti, mentre frena ancora doValue (-1,4%), che ha ricevuto nuovi mandati di gestione per 1,5 miliardi di Npl e in attesa dei risultati. Timido rimbalzo per Cerved (+0,1%), nonostante una semestrale in crescita e l’acquisizione annunciata.
In evidenza illimity (+0,8%), che ha acquistato un pacchetto di crediti problematici da 700 milioni in capo a Mps e in attesa dei conti di oggi.
Tra le Small Cap toniche Banca Sistema (+0,6%), dopo la buona semestrale riportata, e DeA Capital (+1,7%), in scia all’operazione annunciata con Quaestio Holding.