Servizi Finanziari (-0,1%) – Ok Banca Generali (+0,5%) e Nexi (+1,3%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con una flessione dello 0,1% e in direzione opposta all’analogo europeo (+0,7%), risentendo della nuova frenata del comparto bancario (-2,2%) e tenendo leggermente meglio del Ftse Mib (-0,5%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, anche a causa delle persistenze incertezze sulla questione commerciale Usa-Cina, dopo gli scontri degli ultimi giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, a farla da padrone sono i dubbi circa la tenuta del Governo, a causa dei contrasti di Lega e Movimento 5 Stelle su varie tematiche, con Matteo Salvini che pretende una manovra economica “coraggiosa”.

La giornata incolore del settore creditizio ha impattato in parte anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Mid Cap si mette in luce Banca Generali (+0,5%), sostenuta anche dal buon dato sulla raccolta netta di luglio.

Sul Ftse Mib Bene Nexi (+1,3%), che inizierà ad esplorare opportunità di aggregazione anche all’estero, mentre rallenta Exor (-0,3%), mossasi in scia all’andamento sottotono delle principali controllate quotate.

Sul Mid Cap ritraccia ancora Banca Ifis (-0,4%), che ha evidenziato una trimestrale in crescita e con la banca che ha allo studio una partnership con Credito Fondiario. Denaro su doValue (+1,2%), la cui semestrale è stata impattata da elementi non ricorrenti, mentre prosegue il recupero di Cerved (+1%), che ha registrato un semestre in crescita.

Tra le Small Cap altro stop per Banca Sistema (-2,1%), nonostante la buona semestrale riportata, mentre proseguono le vendite su Banca Intemobiliare (-0,4%), che ha rinviato l’approvazione della semestrale a fine settembre.