Nelle sedute dal 9 al 13 settembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 4,4%, a fronte del +0,4% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del +1,1% messo a segno dal Ftse Mib.
L’evento chiave della settimana è stata la riunione della Bce, che ha varato un pacchetto di stimoli per sostenere l’economia dell’eurozona, tra cui un ribasso dei tassi e il riavvio del quantitative easing. Segnali positivi sul fronte del commercio, con la Cina che ha esentato alcune categorie di prodotti Usa dai dazi e Trump che ha rinviato di due settimane le nuove tariffe previste a inizio ottobre. In Italia, il nuovo governo ha ottenuto la fiducia da Camera e Senato.
Tornando al comparto tech e tlc, a Piazza Affari la big cap Stm ha chiuso le cinque sedute in rialzo del 4,9%, sostenuta dall’ottimismo sul commercio e dalle ultime novità presentate da Apple, di cui è fornitore. Inoltre, è stata scelta da Renault-Nissan-Mitsubishi (Alliance) per fornire dispositivi di elettronica di potenza in carburo di silicio (SiC) ad alta efficienza per caricatori di bordo (OBC) estremamente innovativi da impiegare nei veicoli elettrici di prossima generazione.
Stessa variazione per la tlc Telecom Italia (+4,9%), grazie anche all’upgrade di JP Morgan da neutral a overweight, con target price alzato da 0,55 a 0,69 euro. Inoltre, le possibili dimissioni del presidente Fulvio Conti, confermate dal diretto interessato, potrebbero avere risvolti positivi sulla governance e in chiave di conversione delle azioni di risparmio. Intanto la società ha firmato con Broadcom un Portfolio License Agreement (PLA).
A due velocità le mid cap sprofonda Reply (-3,3%) e Sesa (+8,1%), quest’ultima spinta dai risultati al 31 luglio 2019.
Fra le società a più bassa capitalizzazione la migliore è Esprinet (+21,5%), sostenuta dai conti. Altra settimana in luce per Eurotech (+14,3%) ancora grazie ai risultati del semestre. Il titolo ha toccato i massimi dal 2007, beneficiando anche del rialzo del target price da parte di Banca Imi e di Alantra, che ha elevato il prezzo obiettivo da 6,2 a 8,0 euro.
Sostenuta dai conti anche Digital Bros (+9,9%), al contrario di Wiit (-1,7%) e Cellularline (-1,7%). Poco mossa Tas (-0,3%) nonostante i risultati del primo semestre che hanno evidenziato un miglioramento della marginalità.