Banche (+0,6%) – Partenza vivace per Ubi (+0,8%) e Banco Bpm (+1,9%)

Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dello 0,6% e allineato all’omologo europeo (+0,7%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,4%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, anche se le due superpotenze sono pronte a proseguire i negoziati.

Sul fronte italiano, il nuovo Governo appoggiato da 5 Stelle e PD e guidato da Giuseppe Conte sta lavorando alla manovra 2020, che prevede un tasso di crescita del Pil dello 0,6% e un rapporto deficit/Pil al 2,2% per l’anno prossimo.

In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund sceso in area 140 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti.

Denaro su tutti i titoli Ftse Mib, incluse Ubi (+0,8%), mentre continuano i rumor sulla bancassurance e con alcuni soci storici che hanno creato un nuovo patto di consultazione, e Banco Bpm (+1,9%), il cui Ad Giuseppe Castagna ha fatto presente che non servono misure straordinarie sugli Npe.

Sul Mid Cap risale Mps (+1,5%), con il mercato che resta in attesa di capire come lo Stato intende uscire dal capitale e con la banca che prosegue l’iter per la cessione di alcuni immobili.

Tra le Small Cap, focus su Carige, che rimane sospesa dalle negoziazioni, con l’assemblea straordinaria del 20 settembre che ha dato l’ok al piano di rafforzamento patrimoniale da 900 milioni, di cui 700 milioni come aumento di capitale. Ora ci si potrà concentrare sui prossimi passi.