Servizi Finanziari (+1,1%) – Avvio tonico per Azimut (+1,9%) e Fineco (+1,1%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un rialzo dell’1,1% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (-0,1%), beneficiando della tenuta del comparto bancario (0,0%) e facendo meglio del Ftse Mib (-0,2%).

Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, su cui è aumentato l’ottimismo che possa essere ratificato nelle prossime settimane.

Intanto, è stata raggiunta un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit, anche se quest’ultima è slittata al 31 gennaio 2020.

Sul fronte italiano, il Governo ha inviato la manovra 2020 alle Camere, dove è iniziato l’iter per l’approvazione e con l’UE che per ora non la boccerà.

La buona resistenza mostrata dal settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib continuano gli acquisti su Azimut (+1,9%) e Fineco (+1,1%). Sul Mid Cap scatta ancora Banca Mediolanum (+2,8%), dopo la trimestrale in crescita riportata.

Tra le Mid Cap stop per Banca Ifis (-1,2%), che ha divulgato i conti e che presenterà il nuovo piano industriale a gennaio 2020. Tiene Cerved (0,0%), che lavora per valorizzare il credit management, mentre prova un timido recupero doValue (+0,4%), il cui cda ha approvato i risultati e l’aggiornamento del piano al 2022.

Tra le Small Cap ok Banca Intermobiliare (+0,4%), che nei primi nove mesi ha evidenziato una riduzione del deficit.