Utility (-1,8%) – In controtendenza TerniEnergia (+5,9%) nei cinque giorni

Nella settimana dal 18 al 22 novembre, l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto l’1,8 per cento, facendo peggio del corrispondente indice europeo di confronto (-0,5%) e del Ftse Mib (-1,4%).

A dominare i mercati nella settimana appena conclusa è stato ancora il tema del commercio, con segnali contrastanti provenienti da Stati Uniti e Cina. Gli Usa hanno varato un provvedimento a favore dei manifestanti di Hong Kong, indispettendo Pechino che è pronta a ritorsioni.

Tuttavia, il vicepremier cinese Liu He ha invitato i funzionari a stelle e strisce nella capitale del Paese asiatico per velocizzare le trattative sulla fase uno dell’accordo commerciale. Gli Usa potrebbero anche far slittare l’entrata in vigore dei nuovi dazi, prevista per il 15 dicembre mentre Trump ha parlato di accordo molto vicino e il presidente cinese Xi Jinping ha detto di lavorare ad un’intesa equa e basata sul rispetto reciproco.

Nel comparto obbligazionario, in chiusura di ottava, lo spread Btp-Bund si è ampliato a 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano poco mosso all’1,18%, a fronte di un calo dei principali omologhi europei.

Tra le Big, tutte in territorio negativo, Hera ha riportato una flessione dello 0,4 per cento.

Su Enel (-1,6%) gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il prezzo obiettivo a 7,50 euro dal precedente 6,20 euro, confermando la raccomandazione “overweight”.

Ritocco al rialzo anche da parte di JP Morgan, che ha portato il target price a 7,60 euro da 7 euro e confermato il giudizio overweight.

La controllata statunitense per le rinnovabili, Enel Green Power North America, ha avviato la costruzione del parco eolico Aurora da 299 MW in Nord Dakota, che richiederà un investimento totale di circa 450 milioni di dollari.

Italgas (-2,2%) starebbe intavolando un dialogo con Eni Gas e Luce, controllata al 100% da Eni, per l’acquisizione del 49% del distributore greco Eda Thess, controllata per il 51% da Depa, la compagnia statale del gas.

La società guidata da Paolo Gallo starebbe intavolando un dialogo con Eni Gas e Luce, controllata al 100% da Eni, per l’acquisizione del 49% del distributore greco Eda Thess, controllata per il 51% da Depa, la compagnia statale del gas.

Per il periodo 2019-2023 il gruppo Snam (-2,6%) rafforzerà il proprio ruolo nella transizione energetica e nella decarbonizzazione, puntando a una crescita sostenibile dei principali indicatori, confermando o migliorando i target del precedente piano. Investimenti complessivi per 6,5 miliardi (+14% circa rispetto al piano precedente), confermata la politica di crescita del dividendo del 5% annuo fino al 2022.

Terna (-3,2%) ha firmato un accordo con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un finanziamento da 490 milioni a sostegno di investimenti per migliorare l’affidabilità e la qualità della rete elettrica.

La società ha staccato l’acconto sul dividendo di 0,0842 euro per azione, che sarà messo in pagamento domani 20 novembre.

Tra le Mid, Iren (-1,4%) potrebbe essere interessata ad acquisire il 17% di Trm, società che gestisce l’inceneritore della Città Metropolitana di Torino, che il sindaco del capoluogo piemontese ha messo in vendita per dare una boccata di ossigeno al bilancio.

La società guidata da Massimiliano Bianco ha acquisito 23mila clienti elettrici a maggiore tutela nel ponente ligure per 6,2 milioni.

La multiutility emiliana si conferma, insieme ad A2A (-3,1%) in cordata con la ceca Eph, tra i pretendenti per Sorgenia. Secondo quanto riportato da il Messaggero, dall’affare Sorgenia si sarebbe invece sfilato F2i, fondo infrastrutturale italiano attivo nelle energie rinnovabili e nelle reti di distribuzione gas.

Il Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, costituito dai Sindaci di Torino, Genova e Reggio Emilia, si è detto pronto a sostenere le opportunità di crescita anche per linee esterne della multiutility emiliana, in particolare le operazioni su Sorgenia e Cva.

Ascopiave lascia sul terreno il 2,9 per cento. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha autorizzato con condizioni l’acquisizione del controllo dei rami di azienda di AcegasApsAmga (100% Hera) da parte di Ascopiave relativi all’attività di distribuzione di gas naturale nell’area nord-est del territorio nazionale.

In coda Falck Renewables (-4,2%).

Tra le Small, in evidenza TerniEnergia (+5,9%). Acquisti anche su Acsm Agam (+1,5%).

Biancamano (+1,3%) ha comunicato che sono divenuti efficaci gli accordi banche e leasing per ristrutturazione debito.

A ottobre 2019, secondo le rilevazioni di Terna, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,3 miliardi di kWh, in flessione dello 0,9% rispetto allo stesso mese del 2018. La produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è aumentata dello 0,6% rispetto a ottobre 2018. In crescita le fonti di produzione fotovoltaica (+21,6%), idrica (+3,9%) e termica (+1%), in calo invece, le fonti di produzione eolica (-30,8%) e geotermica (-1%).

Sull’internazionale, RWE ha approvato i conti dei primi nove mesi dell’esercizio 2019.